La berberina è una pianta che ha origini sud americane, ma cresce spontaneamente nelle zone dell’Africa settentrionale. La pianta appartiene alla famiglia delle Berbidaceae, e nei secoli passati veniva utilizzata come possibile rimedio naturale in presenza di infezioni, batteri, virus e disturbi gastrointestinali, specialmente nella medicina cinese.
Dai numerosi studi scientifici che sono stati condotti per conoscere le proprietà e i possibili effetti benefici di questa pianta, sembrano essere state evidenziate possibili proprietà antimicrobiche verso tantissime specie batteriche, fungine e di protozoi.
La berberina inoltre, sembra essere particolarmente efficace assunta come coadiuvante di specifici trattamenti farmacologici, per aiutare a contrastare forme aggressive di diarrea e in caso di parassiti intestinali. Scopriamo insieme quali sono le caratteristiche di questa pianta e che tipo di possibili controindicazioni può avere.
Caratteristiche della berberina
La berberina è un alcaloide che viene estratto dal “crespino”, un possibile rimedio naturale che viene utilizzato come coadiuvante di terapie farmacologiche prescritte dai medici per contrastare il colesterolo alto. Un tempo si ricorreva all’utilizzo di questa pianta per via delle sue presunte proprietà disinfettanti in presenza di infezioni da diarrea batterica e come possibile immunostimolatore per le difese immunitarie.
Oggi invece, sembra anche essere utilizzata per le sue possibili proprietà benefiche che sembrano essere in grado di potere aiutare a contrastare colesterolo e glicemia. Per questo motivo, può essere utilizzata da coloro che soffrono di disturbi metabolici e dagli sportivi che assumono integratori che possono aiutare a migliorare la propria tolleranza al glucosio. In particolare, la berberina:
- può essere assunta sotto forma di integratore naturale come coadiuvante di percorsi finalizzati al dimagrimento, in associazione a un regime alimentare ipocalorico, a una regolare attività fisica e all’interno di uno stile di vita che sia sano ed equilibrato, chiedendo sempre consiglio al proprio medico;
- può essere utilizzata per aiutare a contrastare gli effetti dei radicali liberi, come nel caso dell’invecchiamento cellulare;
- può essere utilizzata per aiutare a contrastare il possibile danno ossidativo prodotto dai raggi UV, proteggendo le strutture cellulari della pelle;
- può essere utilizzata da coloro che non tollerano le statine per aiutare a ridurre i livelli di trigliceridi, la pressione sanguigna e il colesterolo. Un utilizzo costante, chiedendo consiglio al proprio medico e affiancato dalle necessarie cure farmacologiche può essere un valido aiuto per ridurre il rischio di possibili malattie cardiache.
Proprietà e possibili effetti benefici
La berberina veniva utilizzata già anni fa come principio attivo per aiutare a ridurre livelli eccessivi di colesterolo nel sangue. L’effetto prodotto da questo principio attivo sembra possa essere esercitato su vari livelli partendo dall’assorbimento fino a giungere alla sintesi dello sterolo. Infatti, l’azione svolta dalla berberina sembra possa essere in grado di aiutare a ridurre l’assorbimento intestinale del colesterolo e di aiutare ad aumentare il rilascio di questo da parte del fegato con la bile.
Per questo motivo è aumentato l’interesse nei confronti di questo principio attivo che ha portato in molti a considerarlo come una possibile rimedio naturale per coloro che soffrono di colesterolo alto. Ovviamente ogni valutazione in merito alla somministrazione della berberina va fatta chiedendo consiglio al proprio medico per stabilire insieme quali possano essere le modalità e i dosaggi più idonei, in base al caso specifico.
La berberina sembra essere in grado di potere aiutare a contrastare i processi degenerativi delle arterie, e se assunta in piccole dosi può essere utile per:
- aiutare a rinforzare il sistema immunitario;
- aiutare a distruggere funghi, parassiti intestinali e della pelle;
- aiutare a regolare possibili problemi intestinali;
- aiutare a controllare i livelli della glicemia nel sangue, in quanto sembra essere in grado di aiutare a migliorare la sensibilità all’insulina, a favorire l’assorbimento del glucosio da parte delle cellule. Ovviamente nessun soggetto diabetico deve passare all’utilizzo della berberina in sostituzione della propria terapia farmacologica, senza chiedere il parere del proprio medico.
Alla berberina vengono attribuite possibili capacità di:
- potere aiutare a interagire con il DNA aiutando a regolare i geni coinvolti nei meccanismi di proliferazione delle cellule;
- potere aiutare a regolare il ciclo delle cellule, aiutando a controllare i meccanismi proliferativi e di morte programmata delle cellule;
- potere aiutare a bloccare l’attività svolta da alcuni enzimi in presenza di infiammazioni;
- potere aiutare a controllare la sintesi delle vitamine del gruppo B, in particolare modo dei folati;
- potere aiutare a controllare l’attività svolta dagli enzimi coinvolti nella regolazione della longevità delle cellule;
- potere aiutare a bloccare l’attività svolta dagli enzimi chiamati NOX, che sono coinvolti nel danno ossidativo prodotto dalle specie reattive dell’ossigeno;
- potere aiutare a ridurre il rischio cardiovascolare;
- potere aiutare a migliorare i valori della glicemia;
- potere aiutare a bloccare l’attività svolta dagli enzimi MAO, che sono coinvolti nella degradazione dei neurotrasmettitori.
Dosaggio consigliato
La berberina deve essere assunta seguendo i dosaggi consigliati dal proprio medico, per evitare di incorrere in possibili effetti indesiderati. I dosaggi consigliati solitamente oscillano da 900 a 1500 mg al giorno. Spesso gli esperti consigliano di assumere 500 mg per tre volte al giorno, prima dei pasti. Ti raccomandiamo di parlarne sempre con il tuo medico e di evitare somministrazioni fai da te.
Controindicazioni e possibili effetti indesiderati
La berberina sembra non avere particolari controindicazioni se assunta seguendo i dosaggi consigliati dal proprio medico. Tra i possibili effetti collaterali della berberina possiamo ricordare: bruciori di stomaco, dal momento che si tratta di una spezia, stipsi poiché si tratta di un antidiarroico che può provocare disidratazione delle feci, flatulenza e meteorismo. In generale, tranne in casi di intolleranza individuale al principio attivo, il suo estratto sembra essere ben tollerato e sicuro per la salute.
Il crespino da cui viene estratto il principio attivo è però, considerato una pianta velenosa. La berberina infatti, è un alcaloide ovvero un composto chimico presente nelle piante, che in alto dosaggio può essere pericoloso per la nostra salute. Come altri alcaloidi, anche la berberina può avere possibili effetti indesiderati anche a dosi bassissime. Ecco perché è sempre consigliato rivolgersi a un medico prima di procedere con la sua assunzione. In piccole dosi può essere utile per aiutare a conciliare il sonno, mentre in quantità elevate può aumentare il rischio di sviluppare possibili trombosi.
L’assunzione della berberina in concomitanza con farmaci come i “digitalici”, assunti molte volte dai cardiopatici, può interferire sull’efficacia delle medicine. Il consiglio, ancora una volta, è quello di chiedere sempre il parere del proprio medico quando si seguono terapie farmacologiche e si soffre di patologie particolari.