La curcuma è una pianta originaria dell’Asia, che appartiene alla stessa famiglia dello zenzero. La specie più utilizzata è la Curcuma Longa, coltivata nella maggior parte delle regioni tropicali, tra cui l’India. Per potere crescere, la pianta necessita di una temperatura compresa tra i 20° e i 30°C e di una discreta quantità di precipitazioni all’anno.
La pianta della Curcuma Longa è composta da una radice sotterranea dalla quale si può ricavare una volta essiccata e macinata, una polvere con il tipico colore giallo-arancio, ricca di principi attivi dotati di numerose proprietà che sembrano essere in grado di rilasciare possibili effetti benefici sul nostro organismo. Scopriamo insieme quali sono le proprietà, le modalità di utilizzo e le possibili controindicazioni della curcuma.
Caratteristiche della curcuma
Chiamata anche “zafferano delle Indie”, la curcuma è una tra le spezie più utilizzate in cucina e in cosmetica, per le tante proprietà di cui sembra essere ricca. Appartiene alla famiglia delle Zingiberaceae e comprende circa 80 specie, ma quella più diffusa e maggiormente usata a livello commerciale si chiama “Curcuma Longa”.
Il rizoma è la parte commestibile della pianta che non rappresenta la radice ma una parte del sotto fusto sotterrato, che viene prima bollito e poi essiccato così da ottenere la curcuma in polvere. Il suo sapore sembra essere leggermente speziato, piccante e amaro allo stesso tempo, che in cottura tende a deteriorarsi. Il suo colore ocra risulta molto persistente, al punto che la spezia in polvere può essere utilizzata come colorante alimentare.
Le sue proprietà sono conosciute fin dai tempi antichi, infatti, la curcuma veniva già considerata un possibile rimedio naturale per l’organismo. La curcuma oggi rappresenta uno tra gli ingredienti preferiti da coloro che amano la cucina salutistica e la fitoterapia.
Proprietà e possibili effetti benefici della curcuma
Tra le principali proprietà della curcuma possiamo elencare quelle di antiossidante, antinfiammatorio naturale (se utilizzata come coadiuvante di trattamenti farmacologici) e di immunostimolatore naturale. Queste proprietà attribuite alla curcuma sembrano essere legate alla presenza della “curcumina”, il principio attivo che conferisce alla spezia la sua tipica colorazione.
La curcuma sembra essere un ottimo antiossidante naturale che può aiutare a contrastare l’azione svolta dai radicali liberi e che può essere utile per aiutare a combattere l’invecchiamento cellulare. Sin dai tempi antichi veniva utilizzata come possibile rimedio naturale in presenza di infiammazioni e come immunostimolante naturale.
In fitoterapia viene ancora oggi utilizzata come possibile rimedio naturale in caso di sintomi influenzali, per aiutare a rinforzare le difese immunitarie e come coadiuvante di trattamenti farmacologici prescritti dal medico. Allo stesso tempo, viene impiegata per le sue presunte proprietà depurative per il fegato, in quanto sembra essere in grado di potere aiutare a contrastare il meteorismo, a migliorare la digestione e a ridurre livelli elevati di colesterolo.
La curcuma viene anche considerata dagli esperti, un alimento funzionale che può aiutare a combattere la digestione lenta e assunta all’interno di un regime alimentare ipocalorico corretto ed equilibrato, praticando della regolare attività fisica, può essere un valido aiuto per ritrovare la forma fisica. Da alcuni studi sembra che essere stato dimostrato che un consumo regolare della curcuma possa aiutare a tenere sotto controllo la glicemia e a favorire il senso di sazietà.
Le sue possibili proprietà diuretiche possono, inoltre, aiutare a favorire l’eliminazione dei liquidi in eccesso accumulati nell’organismo. Dal momento che il nostro corpo può assimilare solo una piccola parte della curcumina, la soluzione per poterla rendere più efficace sembra essere quella di combinare la curcuma con la piperina, il principio attivo del pepe nero.
Modalità di utilizzo
Le modalità di utilizzo di questa spezia sono molteplici:
- in cucina: pura o come componente del curry per aromatizzare e colorare piatti e bevande. Avendo un sapore molto delicato, si può abbinare a qualsiasi tipologia di piatto dai primi fino ai dolci;
- in cosmetica: in quanto può essere utile per aiutare ad illuminare e dare un maggiore colorito alla pelle;
- nell’industria tessile ed alimentare: la sua capacità colorante fa sì che la curcuma venga utilizzata anche nell’industria tessile per tingere i tessuti e nell’industria alimentare come colorante naturale indicato nelle etichette con la sigla E100;
- in erboristeria: come ingrediente di numerose formulazioni interne di integratori alimentari e preparati erboristici.
Come usarla in cucina e in cosmetica?
Come accennato, la curcuma viene utilizzata largamente sia in cucina che in erboristeria e in fitoterapia. Tantissime sono le ricette che lasciano spazio all’utilizzo della curcuma, specie nei ristoranti orientali. Tra queste, la più conosciuta è quella del “Golden Milk”, una bevanda a base di acqua, latte, olio di mandorle e curcumina che può aiutare a contrastare l’influenza, dolori, il gonfiore di stomaco e a migliorare la digestione.
Utilizzata semplicemente come condimento oppure come ingrediente per un risotto o una zuppa di legumi, è importante ricordarsi di aggiungere la curcuma sempre a fine cottura, in quanto il calore può deteriorare molte delle sue proprietà.
In cosmetica questa spezia viene inserita come ingrediente interno di numerosi prodotti per la pelle, consigliati dagli specialisti come coadiuvanti di trattamenti farmacologi prescritti in presenza di problemi della pelle e ferite. Le sue possibili proprietà cicatrizzanti, antimicrobiche e antinfiammatorie naturali, infatti, possono aiutare a favorire la cicatrizzazione in caso di scottature e punture di insetti. In questo caso, il consiglio degli esperti è quello di passare una fetta di curcuma fresca sulla parte oppure di applicare un impacco fatto con la curcuma in polvere e acqua.
Controindicazioni e possibili effetti indesiderati
Se assunta nelle dosi adeguate, la curcuma non sembra avere particolari controindicazioni o effetti indesiderati. Tuttavia esistono casi in cui viene sconsigliato l’utilizzo, specie se si è allergici al principio attivo o intolleranti. Un’assunzione prolungata di curcumina sotto forma di integratore potrebbe provocare possibili disturbi al fegato e interferire con l’efficacia di alcuni farmaci.
Il Ministero della Salute ne sconsiglia l’utilizzo a coloro che soffrono di calcoli biliari e colecisti. Inoltre, sembra essere poco indicata anche per coloro che soffrono di problemi ai reni e di coagulazione del sangue, in gravidanza o durante l’allattamento. Si consiglia sempre, prima di assumere integratori alimentari che contengano tra gli ingredienti interni la curcumina, di chiedere un parere al proprio medico o a un esperto.