Dieta della frutta: di cosa si tratta? Funziona davvero?

Frutta e verdura sono un concentrato di benessere per il nostro organismo e per questo molti esperti consigliano ai propri pazienti, che seguono regimi alimentari ipocalorici, di intraprendere un’alimentazione a base di frutta.

Conosciuta come “dieta della frutta” si tratta di un regime alimentare ricco di vitamine e sali minerali, facile da seguire, che può aiutare ad apportare numerosi possibili effetti benefici sull’organismo se seguita in modo corretto e nei tempi stabiliti da un nutrizionista.

Una dieta che (come indica il nome stesso) si basa sul consumo di maggiori quantità di alimenti di origine vegetale, e in particolar modo di frutta, può essere utile per aiutare ad eliminare dall’organismo l’accumulo di lipidi e il ristagno di liquidi, depurando anche dalle scorie. Scopriamo insieme in cosa consiste questo regime alimentare e quali possibili controindicazioni può avere.

La frutta può fare gonfiare?

Prima di capire come funziona questo regime alimentare a base di frutta, è bene rispondere a una domanda che molte persone si pongono, ovvero se la frutta possa in qualche modo fare aumentare di peso. La risposta degli esperti sembra essere negativa, poiché all’interno di una sana alimentazione la frutta occupa un posto molto importante tanto da esserne consigliato il consumo di cinque portate al giorno, compresa la verdura.

Un consumo giornaliero di frutta può consentire al corpo di avere una corretta quantità di nutrienti come sali minerali e vitamine, necessari per assicurarsi il proprio benessere naturale. Consumata in quantità eccessive può, però, interferire con le normali funzioni del corpo provocando altre conseguenze, come un possibile aumento di peso. La ragione di ciò sembra essere legata alla presenza del fruttosio, uno zucchero contenuto nella frutta che se assunto in grandi quantità e per lungo tempo, può agevolare il deposito di grasso favorendo l’insorgenza di patologie come diabete e obesità.

Ciò che fa la differenza è l’equilibrio. Un consumo ponderato e corretto di frutta (quindi un paio di volte al giorno, lontano dai pasti principali e mai in abbinamento con pane e pasta) può garantire una serie di possibili effetti benefici all’organismo.

Che ruolo può avere la frutta nella dieta?

Quando si parla di frutta è bene conoscerne il ruolo all’interno di una sana alimentazione e tutte le proprietà che la caratterizzano e ne possono favorire il benessere. La frutta è un alimento molto ricco di vitamine, sali minerali, fibre che possono concorrere a un corretto funzionamento del corpo e al benessere intestinale. Essendo naturalmente priva di colesterolo, grassi e povera di calorie possiede un possibile potere saziante e drenante. All’interno di un regime alimentare sano ed equilibrato:

  • può aiutare a mantenere sotto controllo la pressione sanguigna;
  • può aiutare a favorire il benessere intestinale e dell’apparato digerente;
  • può aiutare a proteggere il corpo da alcune patologie.

Quale frutta si può consumare in un regime ipocalorico?

Per potere consumare la frutta all’interno di un regime alimentare ipocalorico è bene chiedere consiglio a un nutrizionista, insieme al quale sulla base del proprio quadro clinico e fabbisogno energetico quotidiano è possibile stabilire la quantità e quale tipologia potere consumare. Per ogni alimento ci sono cibi più o meno indicati per essere introdotti nella propria alimentazione, e altri che andrebbero eliminati sempre su consiglio medico. Nello specifico, quando si parla di frutta sarebbe meglio privilegiare, secondo gli esperti, il consumo di:

  • frutta ad alto contenuto di carboidrati: come banana, prugna, pera, kiwi;
  • frutti esotici: come ananas, mango, uva e fichi, da consumare a colazione perché possono donare l’energia necessaria per iniziare la giornata;
  • frutta a basso contenuto di carboidrati e ad alto contenuto di acqua: come le pesche, l’anguria, il melone o la mela che possono aiutare a contrastare la produzione di colesterolo cattivo;
  • frutta secca: che può essere utile per aiutare a bruciare il grasso in eccesso e a ridurre il colesterolo;
  • agrumi e bacche: come ad esempio i mirtilli o i lamponi, che possono aiutare a favorire l’attività intestinale, la disintossicazione dalle scorie e sostanze tossiche accumulate, a rinforzare il sistema cardiovascolare, il processo digestivo e a indurre il senso di sazietà.

Seguendo i consigli di un esperto nutrizionista è, quindi, possibile introdurre all’interno del proprio piano alimentare il consumo ponderato della frutta. Si può sviluppare un menu personalizzato in base alle proprie esigenze ricordando sempre che questa dieta deve avere una durata molto limitata, di massimo tre giorni. Ovviamente il suggerimento è quello di acquistare frutta di stagione e bio, e di consumarla sia cotta che cruda facendosi consigliare dal medico per la tipologia e le dosi giuste.

Cosa scegliere tra la frutta e la verdura?

La dieta della frutta, come dice il nome stesso, si basa sul consumo principalmente di frutta. Ogni frutto è dotato di caratteristiche proprie e può in qualche modo contribuire agli obiettivi che il tuo nutrizionista ti consiglierà di raggiungere per ottenere il tuo peso forma. L’ananas, ad esempio, è un frutto conosciuto per le sue proprietà digestive e perché può essere utile per aiutare a sciogliere gli accumuli di grasso. Le prugne, invece, possono essere ottime per aiutare a regolare le attività intestinali.

Si possono scegliere ciliegie, anguria, melone giallo, pesche e albicocche, ottime fonti di carotenoidi, ovvero quei pigmenti colorati ricchi di antiossidanti che rappresentano un’ottima difesa contro la comparsa dei radicali liberi.

In questi frutti sono presenti grandi quantità di minerali come magnesio, rame e potassio. Ovviamente sono presenti anche le vitamine C ed A, che possono svolgere importanti funzioni anti infiammatorie naturali e utili per aiutare a stimolare il sistema immunitario. Se sei un’amante della verdura puoi scegliere di consumare quella ricca di fibre (chiedendo sempre un consiglio al tuo medico) come lattuga, songino, finocchi, sedano, cicoria, evitando il consumo eccessivo di ortaggi ricchi di amidi come le patate.

Controindicazioni e possibili effetti indesiderati

Nonostante consumare frutta fresca possa fare bene al nostro organismo, se assunta in modo eccessivo può portare a delle possibili conseguenze. L’aumento del peso e quello del glucosio del sangue sono due delle controindicazioni a cui frequentemente si può andare incontro.

Se protratta per lunghi periodi, la dieta della frutta può portare delle carenze nutritive non indifferenti che possono provocare danni all’organismo. Così come qualsiasi altro regime alimentare troppo restrittivo che elimina alimenti in favore di altri, deve essere seguita da un nutrizionista.

Prima di iniziare questa tipologia di regime alimentare, anche se per breve tempo, chiedi consiglio al tuo medico che conoscendo il tuo stato di salute saprà consigliarti nel modo più giusto. Laddove necessario, se lo ritenesse opportuno potrà anche consigliarti l’assunzione di integratori alimentari per compensare le eventuali carenze nutrizionali.

Lascia un commento