Erba passiflora: come si utilizza? Proprietà e possibili controindicazioni

La passiflora è una pianta officinale che viene largamente utilizzata in erboristeria come possibile rimedio naturale in presenza di insonnia, problemi gastrointestinali provocati dall’ansia e dal nervosismo. Può essere utile anche per aiutare a contrastare sintomi provocati dall’astinenza nel corso di un processo di disintossicazione dall’uso di farmaci narcotici.

Ci sono casi in cui la passiflora può essere utilizzata come coadiuvante di trattamenti indicati dagli specialisti per contrastare il deficit di attenzione, l’iperattività, il nervosismo, la pressione alta, la fibromialgia e i sintomi della menopausa. In caso di ustioni oppure di gonfiori legati a infiammazioni ed emorroidi viene consigliata dal medico l’applicazione topica dell’erba passiflora.

La pianta della passiflora è utilizzata anche in cosmesi come ingrediente interno di numerose formulazioni di prodotti da applicare sulla pelle e in cucina per la preparazione di marmellate. Scopriamo insieme quali sono le proprietà e i possibili effetti indesiderati di questo ingrediente naturale.

Che cos’è l’erba passiflora?

La passiflora è una pianta ricca di proprietà calmanti, che viene utilizzata in erboristeria per le sue presunte capacità lenitive e per aiutare a contrastare i disturbi legati all’insonnia. Conosciuta anche con il nome di “fiore della passione”, viene impiegata in erboristeria per le sue possibili proprietà analgesiche, antinfiammatorie naturali e antibatteriche.

La parte aerea essiccata della pianta la si può trovare in commercio sotto forma di tisana, integratore alimentare e soluzioni idroalcoliche, a prezzi convenienti. La passiflora, anche se un prodotto naturale, può avere delle possibili controindicazioni se assunta in dosaggi eccessivi e in modalità diverse da quelle indicate dal proprio medico. Si raccomanda, pertanto (ad esempio, in caso di sonnolenza provocata dall’assunzione della passiflora) di non utilizzare macchinari e di non mettersi alla guida dopo avere assunto prodotti a base di questa erba officinale.

Proprietà e possibili effetti benefici della passiflora

L’erba passiflora è conosciuta da tempo come possibile rimedio naturale per potere aiutare a favorire il riposo notturno. Ciò è dovuto al fatto che contiene al suo interno numerosi flavonoidi che possono svolgere una possibile azione ansiolitica e sedativa direttamente sul sistema nervoso centrale. La presenza al suo interno di un mix di acidi fenolici, curarine, fitosteroli ed eterosidi cianogeni, ne può aumentare il possibile effetto calmante. Per questo motivo, viene spesso consigliata come possibile rimedio efficace in quanto:

  • può aiutare a contrastare i sintomi dell’intestino irritabile;
  • può aiutare a calmare la tosse;
  • può aiutare a calmare i dolori mestruali;
  • può aiutare a contribuire al benessere del cuore.

In fitoterapia vengono utilizzate solo le foglie e i fiori raccolti alla fioritura e alla comparsa dei frutti, la cui ricchezza di questi ultimi consiste essenzialmente nella presenza di vitamine e minerali. La passiflora può essere assunta sotto forma di tisana oppure di tintura madre, in sinergia con altre piante quali camomilla, melissa e valeriana.

Gli integratori alimentari che contengono tra i loro ingredienti l’erba passiflora, sono invece, consigliati come coadiuvanti di regimi alimentari per aiutare a contrastare sintomi come ansia, nervosismo, spasmi muscolari, dolori nevralgici, disturbi digestivi e del sonno.

Modalità di utilizzo

Della passiflora in cucina si utilizza il frutto per la preparazione di sorbetti, confetture, liquori, cocktail, mousse oppure succhi. La tipologia di passiflora utilizzata per la preparazione della marmellata “al frutto della passione” è la varietà “edulis” da vite, i cui frutti sono comunemente conosciuti come “frutto della passione”.

Per la preparazione della marmellata si può ricavare mezzo kg di polpa di frutto della passione scavando con attenzione con un cucchiaino, senza incidere le pareti interne del frutto perché amare. Si cuoce la polpa con 220 grammi di zucchero fin quando non si sarà ottenuta una consistenza polposa e densa. Si versa tutto in vasetti di vetro, precedentemente sterilizzati con cura e una volta tappati si capovolgono fino a quando non saranno raffreddati e sottovuoto.

In cosmesi

Il fiore della passione, per la sua tipica profumazione ed elevata presenza di flavonoidi, si presta per essere utilizzato in cosmetica come ingrediente di bellezza. Numerosi sono i prodotti presenti in commercio che utilizzano gli estratti della passiflora per la realizzazione di colonie, bagnoschiuma, shampoo e lozioni per il corpo. I prodotti a base di estratti di passiflora sono particolarmente indicati per le donne grazie alla fragranza sprigionata che ne esalta la femminilità.

Le creme contenenti il fiore della passione sono invece, consigliate alle donne che presentano una pelle segnata dall’avanzare degli anni. I principi attivi presenti nella pianta possono essere utili per aiutare a stimolare la produzione del collagene naturale e per donare alla pelle una corretta idratazione ed elasticità, restituendo al viso un incarnato compatto e luminoso.

Dosaggio e assunzione giornaliera consigliata

La dose giornaliera consigliata dagli esperti è pari a 6-8 mg di estratto secco nebulizzato e titolato per chilo di peso corporeo, da assumere in due o tre somministrazioni nell’arco della giornata, di cui una la sera poco prima di andare a dormire. Si può assumere anche sotto forma di tisana, in caso di insonnia. Si consiglia sempre prima di assumere prodotti a base di passiflora di chiedere consiglio al proprio medico e di attenersi alle posologie indicate, evitando assunzioni fai da te.

Controindicazioni della passiflora

La passiflora è un’erba che non sembra avere particolari controindicazioni se assunta nelle modalità e posologie indicate dal proprio medico. Talvolta sembrano essersi verificati casi di ipersensibilità cutanea, orticaria, rinite allergica ed asma a seguito dell’assunzione di integratori alimentari a base di erba passiflora.

Reazioni come nausea, vomito, sonnolenza e tachicardia sembra che siano comparse in coloro che hanno provveduto ad un auto somministrazione di fito-preparati a base del fiore della passione. L’assunzione della passiflora è sconsigliata in gravidanza (dal momento che potrebbe stimolare le contrazioni uterine) e durante l’allattamento. 

Tra i possibili effetti collaterali si segnalano: vertigini, stati confusionali, capogiri, difficoltà nei movimenti muscolari e di coordinazione, stato di coscienza alterato e infiammazione dei vasi sanguigni. Non sembra essere possibile classificare i livelli di sicurezza dell’uso della passiflora per via topica, dal momento che non esistono informazioni sufficienti a riguardo.

Avvertenze sull’utilizzo della Passiflora

Il consiglio degli esperti è quello di consultare sempre il proprio medico prima dell’uso di prodotti a base di passiflora se:

  • si stanno assumendo farmaci per la pressione alta, medicinali e fitoterapici con un possibile effetto sedativo (come la valeriana o l’erba di San Giovanni), fitoterapici e integratori che possono diminuire la pressione (come il coenzima Q10 e l’olio di pesce);
  • se si è in gravidanza o si allatta al seno;
  • se ci si deve sottoporre a un intervento chirurgico, in quanto potrebbero intensificare l’effetto prodotto dagli anestetici e altri farmaci che agiscono sul cervello, poiché possono influenzare il funzionamento del sistema nervoso. Solitamente è controindicato assumere passiflora a partire da almeno quindici giorni antecedenti un intervento chirurgico.

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