Ginkgo Biloba: proprietà e possibili effetti benefici, modalità di utilizzo e controindicazioni

Il Ginkgo biloba è un albero molto diffuso in Cina e Giappone, diventato famoso per via dei suoi possibili effetti benefici che sembra essere in grado di rilasciare attraverso il suo estratto, sul nostro organismo. In particolare, l’estratto di questa pianta viene utilizzato sotto forma di tisana o di integratore naturale per aiutare a contrastare i disturbi della memoria. Scopriamo insieme quali sono le proprietà di questa pianta, come utilizzarla e quali controindicazioni può avere.

Descrizione della pianta

Il Ginkgo biloba è un albero composto da una folta chioma, larga e a forma piramidale nelle giovani piante oppure ovale negli esemplari più vecchi. La corteccia dell’albero è liscia, di colore argento nelle piante giovani e grigio bruno fino a diventare marrone scuro in quelle più mature. Possiede foglie lunghe di colore verde chiaro che in autunno possono diventare di colore giallo con una tipica forma a ventaglio “bilobata”.

Questa pianta non presenta fiori ma delle strutture che prendono il nome di “coni” o “strobili”. Si tratta di un albero che porta sia le strutture fertili maschili che femminili, separate su piante diverse. I frutti di cui è commestibile solo l’embrione, dopo la torrefazione, sono rivestiti da un involucro carnoso di colore giallo e con un odore poco piacevole in età matura.

Proprietà e possibili effetti benefici

Le foglie del Ginkgo biloba contengono i terpeni che bloccano il fattore di attivazione delle piastrine, evitando che possano formarsi dei trombi nei vasi sanguigni e aiutando a migliorare l’irrorazione del sangue nei tessuti. I polifenoli e flavonoidi sembrano essere in grado di agire sulle membrane cellulari, contrastando la possibile formazione dei radicali liberi.

Questa proprietà antiaggregante delle piastrine lo rende idoneo per aiutare a contrastare il possibile rigetto degli organi trapiantati, in caso di emboli che possono essere responsabili di eventuali attacchi cardiaci e di altre patologie. La pianta è molto conosciuta per la sua attività che sembra essere in grado di svolgere sulla circolazione arteriosa e capillare, e per questo ampiamente utilizzata come principio attivo di formulazioni interne di farmaci fluidificanti del sangue. Per via di questa presunta proprietà, il Ginkgo sembra essere anche in grado di aiutare a favorire l’ossigenazione e il nutrimento dei tessuti, con possibili effetti benefici sull’irrorazione sanguigna dei tessuti cerebrali.

Grazie alla sua possibile capacità di aiutare a favorire un’adeguata distribuzione dell’ossigeno e del glucosio al cervello, può essere utile per aiutare a incrementare la concentrazione, la memoria a breve termine e le facoltà cognitive. I suoi principi attivi lo rendono un possibile rimedio naturale da affiancare alle necessarie terapie farmacologiche in presenza di allergie, consigliato infatti in caso di attacchi di asma. Il suo utilizzo è consigliato dagli esperti in quanto:

  • può aiutare a dilatare le arterie;
  • può aiutare a contrastare problemi come geloni dovuti al freddo;
  • può aiutare a contrastare in caso di ronzio alle orecchie sintomi come vertigini, dolori alle gambe e mal di testa;
  • può aiutare a migliorare il tono e l’elasticità delle pareti delle vene, arterie e capillari e quindi, consigliato come coadiuvante di trattamenti farmacologici per contrastare il diabete, in caso di degenerazione maculare della retina e altri problemi circolatori come emorroidi, varici e fragilità capillare;
  • può aiutare a contrastare l’azione svolta dai radicali liberi, in quanto sembra essere un ottimo antiossidante che può essere utile per aiutare a proteggere il cervello e il sistema nervoso dai possibili effetti dell’invecchiamento cellulare.

Modalità d’uso

Il Ginkgo biloba viene spesso utilizzato come coadiuvante di trattamenti prescritti dagli specialisti in caso di disturbi della memoria, mal di testa, vertigini, fastidiosi disturbi uditivi, difficoltà di concentrazione e disturbi dell’umore, oppure per sintomi riconducibili alla terza età. Viene anche impiegato per aiutare a contrastare disturbi legati alla circolazione, dolori alle gambe mentre si cammina, problemi cognitivi, depressione, disfunzioni sessuali, glaucoma, retinopatia diabetica e degenerazione maculare senile.

In tutti questi casi è da intendersi come un possibile rimedio naturale da associare alle necessarie terapie farmacologiche, sotto forma di estratto naturale o integratore. Ovviamente il suo utilizzo deve essere inteso come un aiuto, a cui associare anche un’adeguata alimentazione e non deve in alcun modo andare a sostituire le terapie farmacologiche prescritte dal medico.

Dosaggio e assunzione giornaliera consigliata

Gli esperti consigliano di assumere il Ginkgo biloba sotto forma di infuso oppure di tintura madre. Nel primo caso è consigliato preparare l’infuso con un cucchiaino raso di foglie di Ginkgo e una tazza d’acqua. Il procedimento è molto semplice, basta versare le foglie nell’acqua bollente, spegnere il fuoco, coprire e lasciare in infusione per una decina di minuti, al termine dei quali potrai filtrare l’infuso e assumerlo lontano dai pasti.

Per quanto riguarda la tintura madre puoi assumere al mattino 30-40 gocce che equivalgono a circa 800 mg di estratto secco in compresse o capsule. Ti consigliamo di chiedere il parere del tuo medico prima di assumere qualsiasi integratore a base di Ginkgo, in modo da avere un corretto dosaggio in funzione del tuo quadro clinico e dei disturbi lamentati. Evita assunzioni fai da te e sovradosaggi.

Controindicazioni e possibili effetti collaterali

L’assunzione del Ginkgo biloba viene sconsigliata in gravidanza e durante l’allattamento. Gli esperti consigliano di somministrare il principio attivo con cautela in coloro che assumono contemporaneamente farmaci anticoagulanti, FANS, fluidificanti del sangue e antiaggreganti delle piastrine. Durante il periodo di assunzione è bene evitare di esporsi ai raggi solari o alle lampade abbronzanti, in quanto il principio attivo è fotosensibilizzante.

Il Ginkgo biloba assunto nelle dosi raccomandate sembra non avere particolari controindicazioni. Tuttavia è possibile, in alcuni casi, che si possano manifestare dei possibili effetti collaterali come: disturbi di stomaco, mal di testa, capogiri, costipazione, tachicardia e reazioni allergiche cutanee.

Nei bambini sembra non avere particolari controindicazioni se assunto per brevi periodi di tempo, mentre nelle donne adulte può interferire con il concepimento. L’estratto di semi contiene una tossina che può scatenare dei possibili effetti collaterali come convulsioni e perdita di coscienza. Si raccomanda di assumere il Ginkgo biloba solo sotto forma di estratti, poiché le parti intere della pianta possono contenere al loro interno pericolose sostanze tossiche che possono provocare delle possibili reazioni allergiche.

Prima di assumere l’estratto di Ginkgo biloba si consiglia di informare il medico di eventuali allergie, incluse quelle ai farmaci, di eventuali terapie farmacologiche o altri integratori che si stanno assumendo, se si soffre di diabete, convulsioni e problemi di coagulazione.

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