Tra le piante conosciute fin dai tempi antichi possiamo annoverare la gynostemma, una pianta anche conosciuta con il nome di “pianta dell’immortalità”. Il suo nome deriva da un’antica tradizione degli abitanti della provincia cinese di Guizhou che erano soliti consumarla abitualmente e che sembrano essere inspiegabilmente longevi. Questa pianta è ricca di proprietà che sembrano essere in grado di rilasciare possibili effetti benefici sull’organismo. Scopriamo insieme a cosa serve, come utilizzarla e che tipo di controindicazioni può avere.
Caratteristica della pianta
Le foglie di questa pianta vengono utilizzate dai tempi della dinastia Ming, nel 1300 a.d. per via delle possibili proprietà benefiche. In alcuni testi antichi, oltre che come “pianta dell’immortalità” viene anche definita “miracolosa” oppure “ginseng del sud” per la somiglianza tra le due piante sia come composizione che come proprietà.
La gynostemma rispetto al ginseng sembra essere più efficace e per questo utilizzata sotto forma di integratore alimentare come coadiuvante di trattamenti farmacologici che possono aiutare a stimolare le difese immunitarie e a contrastare i livelli di colesterolo. Inoltre, alcuni integratori sono consigliati per coloro che seguono regimi alimentari ipocalorici.
Coltivazione e origine
In Cina abbondano le coltivazioni sul monte Fanjing, situato nel sud ovest del paese, una riserva naturale che viene riconosciuta dall’Unesco come “Riserva della Biosfera”. Essendo una pianta che cresce nelle zone pluviali per poterla coltivare è necessario riprodurre le medesime condizioni climatiche: umido, fresco e riparata dal sole.
E’ necessario evitare che possa soffrire la sete in estate senza provocare ristagni di acqua. Nel periodo estivo la si può coltivare all’aria aperta e all’ombra. In inverno, può restare al gelo ma se la si ripara in casa alla luce, si può godere delle proprietà che le foglie offrono. Dal momento che si tratta di una pianta rampicante la si può fare salire su dei sostegni oppure lasciarla crescere come ricadente.
Proprietà e possibili effetti benefici
La gynostemma è una pianta che cresce spontaneamente soprattutto in Cina, Giappone, Corea e Vietnam. È conosciuta per la presenza al suo interno di vitamine, minerali, saponine, flavonoidi e antiossidanti. Le proprietà della pianta sono conosciute dai cinesi fin dai tempi antichi, poiché le foglie venivano utilizzate già dai Ming nella seconda metà del 1300. Inoltre, sembra essere in grado di rilasciare possibili effetti benefici sull’organismo. In particolare:
- si tratta di una pianta adattogena: ovvero che può aiutare ad aumentare la resistenza dell’organismo allo stress cronico, che se in eccesso può alterare il benessere generale. Allo stesso modo, può aiutare a fare ritrovare le energie che con lo stress possono venire meno. Utile anche in caso di ansia, può aiutare a modularla, per evitare che diventi eccessiva;
- può avere la capacità di aiutare a contrastare gli stati infiammatori che possono provocare dolore articolare o muscolare e per questo consigliata come coadiuvante di trattamenti farmacologici prescritti dal medico;
- può aiutare a stimolare il sistema immunitario rendendolo reattivo in caso di attacchi da parte di germi, virus e batteri;
- può aiutare a tenere sotto controllo la glicemia e il colesterolo, quindi utile per aiutare a contrastare l’eventuale formazione delle placche che possono provocare l’arteriosclerosi. Le saponine presenti al suo interno sembrano essere in grado di aiutare a favorire la produzione del colesterolo buono;
- può aiutare a tenere sotto controllo il peso corporeo se assunta sotto forma di integratore alimentare in concomitanza a una corretta alimentazione, revisionata da un nutrizionista;
- può aiutare a contrastare la formazione della cellulite se associata ad altre piante come la garcinia cambogia, la centella asiatica o l’ananas;
- può aiutare a contrastare l’azione svolta dai radicali liberi e l’invecchiamento precoce.
Secondo alcuni studi condotti sulle proprietà di questa pianta, sembrerebbe anche se in misura minore, che possa essere utile per:
- aiutare ad aumentare le funzionalità del fegato, anche in presenza di eventuali malattie epatiche;
- aiutare a migliorare le prestazioni sportive e sessuali;
- aiutare a migliorare la memoria e le funzionalità cerebrali;
- aiutare ad alleviare i disturbi gastrointestinali e l’emicrania.
Modalità di utilizzo
La gynostemma può essere acquistata in farmacia o in erboristeria sotto forma di estratto secco oppure di integratore alimentare. La si può assumere, chiedendo prima consiglio a un esperto, se:
- si avverte un senso di stanchezza;
- si soffre di ansia;
- si presentano difficoltà di concentrazione e di memoria;
- se sta seguendo un regime alimentare ipocalorico;
- se si soffre di cellulite.
Dosaggio e assunzione consigliata
In Cina uno dei modi più diffusi per potere beneficiare delle presunte proprietà di questa pianta è bere il tè che si ottiene dall’infusione delle foglie essiccate in acqua bollente. Per la preparazione del tè va utilizzato un cucchiaio di gynostemma per un quantitativo di acqua pari a una tazza. Si lascia riposare l’erba in acqua bollente per una decina di minuti, trascorsi i quali si filtra l’infuso e si beve. Il dosaggio consigliato è di circa un paio di tazze al giorno. In alternativa, si possono assumere integratori in polvere o in capsule, sia della pianta pura che miscelata con altre piante.
La raccomandazione degli esperti è quella di evitare assunzioni fai da te di integratori a base di questo principio attivo per evitare di incorrere in possibili controindicazioni, specialmente se si soffre di particolari patologie oppure se si stanno assumendo delle terapie farmacologiche con le quali potrebbe interferire. Non superare mai le dosi consigliate dal medico e indicate sulle confezioni dei prodotti che acquisti.
Ricorda inoltre, che gli integratori alimentari che contengono tra gli ingredienti naturali anche la gynostemma sono da intendersi come coadiuvanti del proprio regime alimentare e non devono in alcun modo andare a sostituire l’alimentazione o eventuali terapie farmacologiche.
Controindicazioni e possibili effetti indesiderati
La gynostemma sembra essere una pianta abbastanza tollerata da coloro che non presentano allergie, intolleranze al principio attivo o particolari patologie. Viste le innumerevoli proprietà di cui gode, il consumo della pianta viene consigliato sia sotto forma di foglie fresche che essiccate. Le foglie possono essere consumate ad insalata oppure infuse per la preparazione di un tè. In questo caso, si raccomanda di non eccedere e non consumare più di 3-4 foglie al giorno.
In commercio è possibile trovare la pianta sotto forma di estratto secco titolato ovvero sottoposte a una lavorazione che consente di proteggere l’integrità dei principi attivi. Nonostante si tratti di un prodotto naturale può avere delle possibili controindicazioni e possibili effetti indesiderati.
Per questi motivi, viene sconsigliata l’assunzione in gravidanza e a coloro che seguono trattamenti farmacologici anticoagulanti. Nel caso in cui si stesse seguendo una terapia a base di questi farmaci il consiglio è quello di parlarne con il proprio medico prima di procedere con l’assunzione di qualsiasi prodotto a base di gynostemma.