Lo iodio è un minerale importante per il nostro organismo. Appartiene alla famiglia dei sali minerali indispensabili e la sua assunzione è quindi, fondamentale per diverse funzioni vitali ma anche per la regolazione di processi legati a un corretto funzionamento del nostro metabolismo. Scopriamo insieme in quali alimenti è contenuto, come assumerlo, quali possibili effetti benefici e controindicazioni può avere.
Cos’è lo iodio?
Lo iodio venne scoperto all’inizio dell’Ottocento da Bernard Courtois, figlio di un fabbricante di salnitro mentre bruciava delle alghe marine arrivate sulle coste della Bretagna e della Normandia, per ricavarne il salnitro. Oggi lo iodio viene utilizzato come ingrediente di vari composti come la tintura di iodio che può essere utile per aiutare a disinfettare oppure lo ioduro di potassio, utilizzato in fotografia. Lo iodio viene anche usato come liquido di contrasto nelle radiografie.
Si tratta di un elemento chimico rappresentato dal numero 53 e il cui simbolo è I. Il suo nome deriva dal greco antico e significa “viola” o “violetto”, per via del colore dei vapori irritanti dell’elemento.
Proprietà e possibili effetti benefici
Lo iodio si trova all’interno degli ormoni tiroidei e viene utilizzato dal nostro organismo per le principali funzioni legate al metabolismo. Corretti livelli di iodio possono essere utili per aiutare a mantenere il peso forma, evitando possibili squilibri legati a un eccessivo accumulo di grasso o a un eccessivo stato di magrezza.
Il sale minerale sembra svolgere una possibile azione benefica sulla regolazione della pressione arteriosa, sulle funzionalità cardiache e sulla temperatura corporea. Lo iodio inoltre:
- può essere utile per aiutare a promuovere l’espulsione delle tossine in eccesso;
- può aiutare a migliorare l’assimilazione del silicio;
- può aiutare a mantenere in salute la pelle e i capelli;
- può aiutare a regolare la luminosità dell’epidermide.
In caso di carenza di questo minerale è possibile sviluppare disturbi e patologie come il gozzo. Un’assunzione eccessiva, di contro, può essere dannosa per coloro che sono affetti da disturbi renali.
Dosi e assunzione giornaliera consigliata
Lo iodio è presente in modo del tutto naturale, all’interno del nostro organismo in minime quantità e sembra essere in grado di svolgere una possibile azione fondamentale per il corretto funzionamento del metabolismo. Le dosi quotidiane di cui il corpo sembra necessitare, si aggirano intorno ai 150-200 microgrammi che vengono espulsi attraverso l’urina. Per questo motivo è necessario reintegrare la quantità di iodio eliminata assumendo alimenti che lo contengono e attraverso integratori alimentari. Una carenza di questo sale minerale può essere una tra le possibili cause di ritardo mentale e può anche essere responsabile di sintomatologie che vanno dalla depressione, alla cattiva percezione sensoriale, alla possibile diminuzione della fertilità, stanchezza e frustrazione.
In quali alimenti si trova presente lo iodio?
L’acqua del mare è ricca di questo sale minerale da cui evapora per poi ricadere sulla terra e tornare in mare, dopo essere stato utilizzato dagli animali, dai vegetali e dall’uomo. Lo iodio che è presente nell’aria però, è scarsamente disponibile e può influire solo in minima parte nel nostro fabbisogno quotidiano, perché la fonte principale di iodio è rappresentata dal cibo.
Lo iodio, quindi, può essere assunto attraverso le alghe e i pesci marini, l’aglio, le zucchine, le bietole, gli spinaci, i fagioli, i semi di sesamo, la soia, le cime di rapa e il sale iodato. La sua assunzione viene consigliata soprattutto alle donne in gravidanza, ed eventuali carenze di questo minerale possono essere integrate con la somministrazione (su consiglio medico) di integratori alimentari specifici da affiancare a una corretta alimentazione.
Gli alimenti che contengono questo costituente sono rappresentati da molluschi di mare, crostacei, alghe, latte e uova, ma può essere presente anche in altri cibi in minima parte, il cui contenuto può variare notevolmente in funzione di molti fattori. Lo iodio assunto attraverso l’alimentazione, tuttavia, non sempre sembra essere in grado di potere aiutare a soddisfare il necessario fabbisogno quotidiano, dal momento che una dieta equilibrata, che preveda due porzioni di pesce alla settimana, latte tutti i giorni e 2-3 porzioni di formaggio alla settimana, sembra essere in grado di garantire in media solo il 50-60% dell’apporto iodico consigliato dagli esperti.
Tuttavia si può integrare con il sale, un alimento utilizzato dalla maggior parte della popolazione per insaporire gli alimenti. La raccomandazione degli esperti è quella di usare il sale iodato a crudo per non disperdere con il calore lo iodio contenuto al suo interno.
Modalità d’utilizzo
Lo iodio come abbiamo detto, è presente in molti alimenti, piante, animali marini, pesci, alghe. Tra le fonti vegetali possiamo trovarlo nelle bietole, nelle zucchine, nell’aglio, nei semi di sesamo e di soia, nelle cime di rapa, negli spinaci e nei fagioli. Lo si trova anche nel sale iodato, acquistabile nei supermercati.
La sua corretta assunzione giornaliera è molto importante, specie per le donne in gravidanza. Da tenere sotto controllo, e in caso se necessario da integrare, qualora si seguono diete povere di proteine animali provenienti dal mare, come diete vegetariane o vegane. Ottimo può essere anche il sale marino integrale.
Il sale iodato può essere utilizzato in piccole quantità, perché l’impiego domestico di quantità pari a 3-5 g/die, può essere utile per aiutare a contrastare possibili controindicazioni al cuore, reni e circolazione sanguigna. Nella maggior parte degli individui sani, le dosi di iodio possono anche essere superiori a quelle assunte con l’uso di sale arricchito di iodio. La tiroide, infatti, possiede un meccanismo naturale di adattamento che può aiutare a proteggere il nostro organismo.
Particolare attenzione è bene prestare se si assumono integratori a base di questo minerale, perché alcuni prodotti possono contenere quantità elevate a base di alghe, come ad esempio le creme corpo. L’esposizione cronica a eccessive quantità di iodio potrebbe essere mal tollerata dall’organismo.
Effetti collaterali e controindicazioni
Lo iodio può avere dei possibili effetti collaterali e controindicazioni soprattutto in caso di assunzioni eccessive. Tra i disturbi più diffusi possono presentarsi: nausea, dolori addominali, dissenteria, mal di testa, rinorrea e retrogusto metallico in bocca.
Gli integratori alimentari a base di iodio possono provocare stati febbrili e ingrossamento dei linfonodi. Il sale minerale sotto forma di integratori viene solitamente sconsigliato in caso di ipersensibilità al minerale o di allergia. Le possibili controindicazioni possono comprendere anche gonfiori a livello del tessuto sottocutaneo e nei casi più gravi, malattie del sangue rare come la porpora trombotica trombocitopenica.