Pesca: proprietà, modalità di utilizzo e possibili controindicazioni del frutto

La pesca è un frutto ricco di proprietà e nutrienti che possono essere utili per aiutare a combattere il caldo dal momento che si tratta di un frutto prettamente estivo. Ricca di acqua, vitamine e antiossidanti, può essere utilizzata in cucina oppure in cosmetica, per via delle sue presunte proprietà drenanti e rinfrescanti.

Si tratta di una pianta originaria della Cina che giunse in Europa attraverso la Persia. Simbolo dell’immortalità, la pianta fiorisce in primavera, uno spettacolo unico quando i rami sono ricchi di fiori di colore rosa. L’albero delle pesche è molto resistente e non supera, solitamente, gli 8 metri di altezza. Le pesche invece, maturano nei mesi tra maggio e settembre.

In commercio esistono diverse varietà, ma le più consumate sembrano essere la comune pesca dalla polpa bianca o gialla e buccia vellutata di colore giallo, la pesca noce con la buccia liscia e un colore rosso-violaceo, la pesca “tabacchiera” che presenta una forma schiacciata e la pesca “percoca” che viene usata per i succhi di frutta o per la preparazione delle pesche sciroppate. Scopriamo insieme quali sono le principali proprietà, le modalità di utilizzo e le possibili controindicazioni di questo frutto.

Varietà

Come abbiamo detto, esistono in commercio diverse varietà di pesche che possono essere raggruppate in due gruppi: quelle che possiedono la pelle liscia e quelle dalla pelle pelosa. Un’ulteriore distinzione è possibile tra nocciolo aderente o meno alla polpa, ma la differenza essenziale è quella tra pesche e pesche noci o dalla pelle liscia. Le principali varietà sono:

  • pesca gialla;
  • pesca bianca;
  • Nettarina o pescanoce, una varietà della Sicilia;
  • percoco o percoca, usata nelle produzioni industriali di confetture e frutta sciroppata;
  • merendelle, delle pesche della zona calabrese tirrenica e del messinese;
  • saturnina, proveniente dalla Sicilia;
  • la pesca di Bivona che si coltiva nelle province di Palermo e Agrigento.

Prima dell’acquisto, essendo molte le varietà in commercio, è bene assicurarsi che il frutto sia integro e turgido al tatto, segno che la maturazione è incompleta o appena iniziata. La buccia deve essere opaca, intera e non ammaccata o con punti scuri.

Pesche: valori nutrizionali

Le poche calorie delle pesche insieme all’elevata quantità di acqua e al possibile potere saziante, ne fanno un frutto che può essere consumato all’interno di regimi alimentari ipocalorici, come spuntino sano e leggero. Da un punto di vista nutrizionale, le pesche sono povere di grassi e proteine, ma in compenso contengono buone quantità di vitamine (C, E e del gruppo B), sali minerali (potassio, fosforo e magnesio) e composti antiossidanti. In particolare contengono:

  • potassio: un minerale indicato per coloro che soffrono di pressione alta, in quanto può aiutare ad equilibrarla e a contrastare l’eccesso di liquidi principale causa della cellulite e ritenzione idrica;
  • magnesio: utile per coloro che soffrono di insonnia, nervosismo, stati depressivi, crampi muscolari e dolori mestruali;
  • fosforo: un minerale che può aiutare a mantenere in salute la struttura delle ossa e dei denti, oltre che partecipa alla riparazione cellulare e all’attivazione di alcune vitamine;
  • vitamina C: che può aiutare a contrastare i danni dei radicali liberi per via della sua possibile azione antiossidante. Inoltre, può essere utile per aiutare a favorire l’assorbimento del ferro nell’intestino, per la produzione del collagene e può aiutare a stimolare le difese immunitarie;
  • betacarotene: un pigmento naturale che conferisce il colore giallo arancione alle pesche. Possiede una possibile azione antiossidante e quindi, sembra essere in grado di aiutare a proteggere dall’azione svolta dai radicali liberi. Da questo pigmento viene prodotta la vitamina A o retinolo, fondamentale per il funzionamento della vista;
  • luteina e zeaxantina: due sostanze che possono svolgere una possibile azione antiossidante che può essere utile per aiutare a proteggere gli occhi dalle radiazioni luminose.

Proprietà e possibili benefici

Le proprietà della pesca sono legate ai suoi componenti. In particolare:

  • può avere possibili proprietà antiossidanti naturali: per via della presenza del betacarotene, della luteina, della zeaxantina, della vitamina E, C, dell’acido clorogenico e vari composti fenolici;
  • può svolgere una possibile azione rinfrescante e dissetante;
  • può aiutare a ridurre la pressione arteriosa, grazie alla presenza del potassio;
  • può aiutare a stimolare le difese immunitarie, grazie alla presenza della vitamina C;
  • può aiutare a ridurre il colesterolo cattivo, grazie alla presenza dei composti fenolici presenti nella buccia;
  • può svolgere una possibile azione diuretica;
  • può aiutare a mantenere in salute la vista;
  • può aiutare a contrastare la stipsi, per via dell’elevata quantità di fibre che possono essere utili per aiutare a stimolare il transito intestinale e a disintossicare l’organismo dall’accumulo di tossine;
  • può essere facilmente digeribile e quindi, consumata da coloro che soffrono di problemi digestivi, dalle donne in gravidanza e dai bambini.

Quante pesche si possono mangiare?

Una porzione standard di pesche corrisponde a circa 150 grammi, pari a un frutto di medie dimensioni. Gli esperti suggeriscono che è possibile consumare anche due o tre pesche al giorno, alternate ad altri frutti di stagione per rendere l’alimentazione varia e bilanciata. Questo quantitativo potrebbe essere ridotto in caso si soffra di diabete o se si stanno seguendo dei regimi alimentari ipocalorici. E’ bene comunque, parlarne con un nutrizionista.

Modalità di utilizzo

Per potere beneficiare delle proprietà delle pesche, il consiglio è quello di consumarle fresche, sode e di conservarle in frigo per non più di 3-4 giorni. L’ideale sarebbe consumarle come spuntino oppure di utilizzarle per la preparazione di crostate, marmellate, succhi e centrifughe.

In alternativa, vengono utilizzate anche per la preparazione di liquori o di frutta sciroppata. In cosmetica possono essere usate come ingrediente interno di formulazioni pensate per essere applicate sulla pelle, con lo scopo di potere aiutare a rendere l’epidermide più nutrita in profondità e al tatto vellutata.

Si possono preparare maschere per il viso alla pesca, utilizzando un frutto maturo, un cucchiaio di latte di mandorla non zuccherato e un cucchiaino di olio di mandorla. Tagliando la pesca a pezzi si mette il tutto nel frullatore, e si stende il composto sul viso. Si lascia agire per una ventina di minuti prima di rimuovere il tutto.

Controindicazioni e possibili effetti collaterali

La pesca non sembra avere particolari controindicazioni tranne per coloro che sono allergici al frutto. L’unico consiglio è di consumarle lontano dai pasti principali in quanto potrebbe provocare fermentazione se consumata insieme ai latticini oppure ai carboidrati.

Il nocciolo della pesca è tossico perché contiene amigdalina, una sostanza che a contatto con gli enzimi contenuti nella flora batterica può essere nociva. Si raccomanda di consumare frutta fresca e preferibilmente proveniente da agricoltura bio, avendo cura di lavarla prima di essere mangiata.

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