La barbabietola è un ortaggio ricco di proprietà che la rendono un possibile ricostituente e antiossidante naturale. Questo tubero rosso chiamato anche “rapa rossa” è una radice vegetale che appartiene alla stessa famiglia delle barbabietole da zucchero, ma con caratteristiche nutrizionali diverse. Le barbabietole da zucchero sono di colore bianco e solitamente vengono utilizzate per l’estrazione dello zucchero.
Le barbabietole rosse, così come la polpa e il succo che se ne ricava, possono avere numerosi possibili effetti benefici per la nostra salute, in quanto sembrano essere in grado di potere aiutare a migliorare il flusso sanguigno, a ridurre la pressione sanguigna e ad aumentare le performance fisiche. Molte di queste proprietà sembrano essere legate all’elevato contenuto di nitrati inorganici.
Scopriamo insieme come si può utilizzare la polpa di barbabietola, che tipo di proprietà e possibili controindicazioni può avere e quali sono le principali caratteristiche di questo tubero.
Barbabietola: quali sono le proprietà nutritive?
La rapa rossa possiede al suo interno numerosi composti antiossidanti, vitamine e minerali. In particolare:
- carboidrati: le barbabietole sono composte da una minima parte di carboidrati e la restante parte comprende zuccheri semplici, le cui quantità possono variare a seconda che siano crude o cotte. Tra tutti i carboidrati contenuti nelle barbabietole sono presenti anche i “fruttani” ovvero i FODMAPs;
- fibre: le barbabietole sono ricche di fibre utili per il benessere intestinale;
- vitamina C: un antiossidante naturale che può aiutare a migliorare la funzione immunitaria, il benessere della cute e a ridurre lo stress ossidativo;
- folati o vitamina B9: fondamentali per la crescita dei tessuti e la normale funzione cellulare. Un’assunzione regolare di folati può essere importante durante la gravidanza fin dal concepimento;
- potassio: una dieta con elevato contenuto di potassio può aiutare a mantenere regolari i livelli di pressione sanguigna e può avere un possibile effetto benefico sulla salute cardiovascolare;
- betaina: può essere utile per aiutare ad a migliorare la funzione epatica e a ridurre i livelli di omocisteina ematici tra i principali responsabili di ictus, malattie vascolari periferiche e cardiopatie;
- betanina: responsabile del colore rosso intenso delle barbabietole;
- nitrati inorganici: il succo prodotto dalla polpa è ricco di nitrati che all’interno del nostro organismo vengono trasformati in ossido nitrico che può agire aiutando a promuovere la vasodilatazione sanguigna e a ridurre la pressione.
Barbabietola: benefici per la salute
Alle barbabietole vengono attribuite numerose proprietà grazie alla presenza degli antiossidanti, delle fibre, e delle sostanze nutritive. La barbabietola:
- può essere utile per aiutare a ridurre la pressione: il consumo di frutta e verdura ricca di nitrati inorganici può aiutare a ridurre il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari;
- può aiutare a contrastare stitichezza e a migliorare la regolarità dell’apparato gastro intestinale;
- può svolgere una possibile azione detox utile per l’intestino: grazie all’elevata quantità di acqua contenuta al suo interno che può aiutare a favorire la diuresi e l’eliminazione delle tossine;
- può aiutare a favorire il benessere del fegato: in quanto può essere utile per aiutare a ridurre l’accumulo dei grassi;
- può svolgere una possibile azione antiossidante: grazie alla presenza della “betanina”, un pigmento che dona al tubero il tipico colore, può essere utile per aiutare a proteggere le pareti dei vasi sanguigni, aiutando anche a ridurre il possibile rischio di sviluppare malattie cardiache e ictus;
- può aiutare a favorire le performance sportive: i nitrati contenuti nell’ortaggio possono aiutare a migliorare le prestazioni fisiche, in particolare durante attività fisiche di resistenza e che richiedono un maggiore dispendio di energia e ossigeno.
Proprietà dell’estratto di barbabietola
L’estratto di barbabietola, così come la polpa, vanta una serie di proprietà che possono essere benefiche per il nostro organismo. La sua assunzione può essere utile per aiutare a stimolare la depurazione dalle tossine in eccesso, accumulate nel fegato e svolgere una possibile azione rivitalizzante ed energizzante. L’estratto di barbabietola in caso di ipertensione, può svolgere una possibile azione ricostituente e remineralizzante.
Ottenuto dalla lavorazione della polpa, l’estratto della barbabietola, possiede un’elevata quantità di acqua e può svolgere una possibile azione antisettica, drenante e rinfrescante che può aiutare a migliorare il benessere delle funzionalità connesse alle difese immunitarie. La barbabietola, inoltre, è un ortaggio ricco di potassio, fosforo, ferro che può aiutare a migliorare anche la produzione dei globuli rossi, se assunta sotto forma di integratore alimentare come coadiuvante di trattamenti specifici per la lotta contro i radicali liberi.
La sua assunzione può apportare una serie di possibili effetti benefici dovuti alla presenza della vitamina B, C, del betacarotene, delle fibre solubili che possono essere utili per aiutare a regolare i livelli di colesterolo nel sangue. I nutrizionisti spesso consigliano il consumo dell’estratto di barbabietola come coadiuvante di regimi alimentari ipocalorici.
Quanta barbabietola si può mangiare?
Una porzione di barbabietola corrisponde a circa 200 grammi. Nel periodo di stagione si può mangiare anche tutti i giorni, in modo da potere aiutare a garantire tutti i possibili effetti benefici che ne possono derivare. La barbabietola rossa si trova nel periodo compreso tra ottobre e marzo-aprile. Esiste però, anche una varietà estiva. Quelle fresche devono essere acquistate quando sono sode, compatte e prive di ammaccature o parti umide. Una volta acquistate vanno pulite sotto l’acqua corrente per rimuovere i residui di terra.
A questo punto, si possono sbucciare aiutandosi con un pelapatate oppure cuocere con la buccia e rimuoverla a fine cottura. Le foglie possono essere tagliate e cotte separatamente in padella con un filo d’olio e aglio. Possono essere consumate arrosto, bollite, al vapore, in salamoia oppure crude. L’importante è ricordare che i composti delle barbabietole sono molto sensibili alle temperature, quindi, è consigliabile cuocerle poco e prediligere la cottura a vapore.
Le barbabietole possono essere aggiunte a fette nelle insalate, gustate crude come ingrediente di frullati a base di arancia, menta, ananas e barbabietola oppure con mela, limone, barbabietola e zenzero. Consumate al forno o al vapore possono essere abbinate a un formaggio di capra. In alternativa, si possono mangiare crude grattugiate finemente e aggiunte ad un’insalata di carote e cetrioli. Molto apprezzate sembrano anche essere le barbabietole tagliate a fette sottili e servite come antipasto insieme alle patate.
Gli esperti consigliano anche purè di patate con latte di soia da unire alle barbabietole da utilizzare come panini con dentro il purè, l’erba cipollina e il succo di limone. Con le barbabietole si possono preparare zuppe e il succo violaceo che si ricava dalla polpa, oltre che essere utilizzato per preparare bevande detox, viene spesso utilizzato come ingrediente di cosmetici realizzati con prodotti naturali e per tingere i tessuti.
Controindicazioni e possibili effetti collaterali
Le barbabietole non sembrano avere particolari controindicazioni tranne in caso di intolleranza, allergie oppure se si soffre di calcoli renali e sindrome dell’intestino irritabile. Le barbabietole, come abbiamo detto, contengono al loro interno “ossalati” che possono contribuire alla formazione dei calcoli renali.
Gli ossalati, inoltre, possono interferire con l’assorbimento di alcuni micronutrienti mentre i “fruttani”, ovvero i carboidrati a catena corta, possono alimentare i batteri intestinali e causare possibili problemi digestivi nei soggetti sensibili che soffrono di sindrome dell’intestino irritabile.