Fosforo: proprietà, modalità d’uso, possibili effetti benefici e controindicazioni

Il fosforo è un minerale non metallico, di colore bianco e dalla consistenza solida, infiammabile e tossico che se viene esposto al calore diventa di colore rosso perdendo la sua tossicità. In natura, come nelle altre cellule, lo si trova combinato con altri minerali, all’interno delle ossa, dei denti, del cuore, dei muscoli e del tessuto nervoso.

Il fosforo all’interno del nostro organismo svolge un ruolo molto importante, in quanto partecipa in tutte le trasformazioni energetiche a livello cellulare e la sua azione combinata con il calcio fa in modo che le ossa si mantengano in salute. Inoltre, può aiutare a mantenere ben funzionanti i reni. Scopriamo insieme quali sono le principali proprietà di questo minerale, come viene utilizzato e le possibili controindicazioni.

Che cos’è il fosforo?

Il fosforo è un minerale che in natura è un solido traslucido di colore bianco che può facilmente prendere fuoco e diventare tossico. Se viene riscaldato diventa, invece, di colore rosso e perde la sua tossicità ossidandosi all’aria lentamente.

A causa della sua elevata reattività, il fosforo non si trova mai allo stato libero ma lo si trova combinato con altri minerali, portando alla formazione dell’acido fosforico e dei fosfati. Fondamentale per le trasformazioni energetiche che avvengono nelle nostre cellule, dal momento che è presente nel sangue, nelle ossa, nei denti, nel tessuto nervoso, nel cuore, nei muscoli, nelle DNA, nell’RNA e nelle membrane cellulari.

Proprietà e possibili effetti benefici del fosforo

Un’assunzione continuativa di fosforo può apportare una serie di possibili effetti benefici al nostro organismo in quanto:

  • può aiutare a favorire l’assorbimento del calcio a livello intestinale, essendo fondamentale per la formazione delle ossa;
  • può aiutare a favorire la rigenerazione cellulare e la produzione di energia;
  • può aiutare a stimolare l’utilizzo delle proteine da parte dell’organismo;
  • può essere efficace in presenza di patologie della vista, dell’udito e dell’olfatto;
  • può aiutare a mantenere in equilibrio il PH nel sangue;
  • può avere possibili effetti benefici sulla psiche e sullo spirito, portando a un possibile alleviamento del senso di stanchezza, depressione e nervosismo.

Fabbisogno giornaliero di fosforo

Il fabbisogno giornaliero di fosforo in un soggetto adulto sembra essere di 800mg, in una persona anziana di 1.000 mg e negli adolescenti, donne in gravidanza e durante l’allattamento tende ad aumentare a 1.200mg.

In particolar modo, il fabbisogno giornaliero di fosforo sembra essere pari a quello del calcio in modo che entrambi i minerali siano sempre bilanciati all’interno del nostro organismo. Un’eventuale carenza di fosforo potrebbe provocare una serie di possibili effetti collaterali come:

  • demineralizzazione delle ossa;
  • possibile ritardo e alterazione dello sviluppo;
  • disturbi al cuore e al sistema nervoso;
  • possibilità di sviluppare asma e difficoltà respiratorie;
  • mancanza del tono muscolare;
  • stati di nervosismo e stress;
  • assenza di assimilazione del calcio.

Quali alimenti contengono fosforo?

Tra gli alimenti che contengono il fosforo in maggiori quantità possiamo trovare:

  • le germe di grano: consumate nelle zuppe o nelle minestre a bassa cottura, in modo da non eliminare la componente nutritiva;
  • il farro: che può essere utile per aiutare a depurare l’organismo, abbassare la concentrazione di colesterolo nel sangue e contrastare la possibile insorgenza del diabete;
  • il riso integrale: che contiene anche amminoacidi essenziali, vitamina B, ferro, selenio e zinco;
  • i legumi: che sono importanti soprattutto nelle fasi di sviluppo e durante la gravidanza;
  • i fiocchi di avena: che potrebbero essere usati per preparare il porridge inglese, e contengono anche ferro, calcio e magnesio;
  • la frutta secca: come fichi secchi, uvetta sultanina, cocco, albicocche, datteri secchi, anacardi, noci, pinoli, mandorle e pistacchi;
  • gli asparagi: che contengono anche fibre, acido folico e amminoacidi;
  • la frutta fresca: come albicocche, uva passa, anguria, ribes, more e mirtilli.

Modalità d’uso

Si consiglia di assumere il fosforo insieme al calcio, alla vitamina A, B che ne possono facilitare l’assorbimento, chiedendo sempre consiglio al proprio medico. Per sfruttare al meglio la sua possibile azione antispastica e diuretica e per aiutare a contrastare l’osteoporosi, l’asma e l’astenia cerebrale, gli specialisti consigliano spesso di assumere il fosforo in combinazione con manganese-rame, manganese-cobalto.

In caso di spasmofilia, invece, gli specialisti solitamente consigliano di combinarlo con rame-argento-oro. Si tratta di indicazioni generiche che devono essere concordate con il proprio medico in funzione del caso specifico e del quadro clinico del paziente. Nella cristalloterapia si mette direttamente a contatto il minerale per potere beneficiare delle sue presunte proprietà benefiche per l’organismo.

Carenza, eccesso e possibili controindicazioni

Il fosforo è un minerale che viene espulso in modo naturale dal nostro organismo mediante le urine, il sudore e le feci. Come per tutti gli altri minerali, anche per questo possono verificarsi delle carenze o possibili eccessi. La carenza sembra essere rara, dal momento che è presente in molti degli alimenti che siamo soliti consumare, ma nonostante ciò è comunque possibile che si possa verificare questa condizione.

Se si assumono frequentemente antiacidi è possibile incorrere in carenza di ferro, perché questi ne possono ostacolare l’assorbimento. La carenza, però, può essere dovuta anche a malnutrizione, a un’insufficienza renale cronica, all’abuso di alcol, al diabete, a un ipertiroidismo grave e a sindromi emolitiche. 

E’ consigliato evitare di assumere cereali raffinati e zuccheri perché possono interferire con l’assorbimento del fosforo. Anche i cortisteroidi, gli estrogeni e la calciotonina possono inibirne l’assorbimento. La carenza di fosforo si riconosce da possibili sintomi come: debolezza, perdita dell’appetito, malessere generale, alterazioni mentali, stanchezza fisica e mentale, asma, disturbi cardiaci, fragilità ossea, debolezza dei denti, malfunzionamento dei muscoli. 

Nel caso in cui ci fosse un eccesso di fosforo, i reni cercheranno di bilanciarlo come meglio possono ma occorre intervenire per evitare di incorrere nel rischio di una possibili crisi tetanica da calcificazione dei tessuti molli, sbilanciamento con il calcio, insufficienza renale cronica. Le persone maggiormente a rischio sembrano essere i fumatori, i diabetici, gli ipertesi e gli obesi.

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