Rusco: proprietà e possibili effetti benefici, modalità di utilizzo e controindicazioni

Il rusco è anche conosciuto con il comune nome di “pungitopo”, una pianta tipica della macchia mediterranea europea. Nell’epoca medioevale veniva già utilizzata per le sue presunte proprietà benefiche e diuretiche. Il pungitopo sembra essere un utile rimedio naturale da potere affiancare alle necessarie terapie farmacologiche prescritte del medico, in caso di problemi di microcircolazione.

In particolare modo, il rusco può aiutare a contrastare inestetismi come la cellulite, emorroidi e ristagni di liquidi. La sua presunta azione vaso-costrittiva, vaso-protettrice e antinfiammatoria naturale, per via della presenza dei flavonoidi contenuti al suo interno, può essere un valido sostegno per coloro che soffrono di fragilità capillare. Scopriamo insieme quali sono le proprietà, i possibili effetti benefici e controindicazioni di questa pianta.

Caratteristiche della pianta

Il rusco è un arbusto sempreverde che può arrivare a raggiungere un’altezza tra i 30 cm e gli 80 cm. Il suo fusto è molto robusto, ramificato e alla sua base sono collegate le radici. I suoi fusti che nascono dal “rizoma” possono arrivare a un’altezza di 60 cm ed essendo molto rigidi possono ramificarsi man mano che si sale più in alto.

L’arbusto è dotato anche di piccoli rami, chiamati “cladodi”, che possiedono una forma ovale che termina con una punta molto pungente. Al centro di questi piccoli rami ci sono le foglie, anch’esse molto piccole e difficile da vedere, dalla forma triangolare.

I fiori sono formati da sei petali e sono di colore verde. I frutti sono delle bacche di forma tondeggiante e di colore rosso acceso. Solitamente contengono al loro interno un paio di semi. Originario del continente europeo, il rusco predilige habitat come i boschi, i sottoboschi, le pinete e i terreni calcarei.

Proprietà e possibili effetti benefici

Il pungitopo è una pianta che viene utilizzata come rimedio naturale in presenza di varici, caviglie gonfie, edemi, dolori alle gambe, crampi muscolari, formicolio e sensazione di calore agli arti inferiori. Tutti questi sintomi solitamente possono essere riconducibili a un’insufficienza venosa che necessita di adeguate terapie farmacologiche prescritte da uno specialista, ma a cui si possono associare integratori naturali a base del principio attivo del rusco e una corretta alimentazione.

Il rusco sembra avere anche delle notevoli proprietà cosmetiche tanto da essere utilizzato come ingrediente di formulazioni interne di prodotti per pelli delicate, sensibili e facilmente esposte agli arrossamenti, oppure nei prodotti per il contorno occhi e per aiutare a contrastare borse e occhiaie. L’utilizzo di questi prodotti a base di rusco viene sconsigliato dagli esperti a coloro che soffrono di pressione alta, problemi alla prostata, in gravidanza, durante l’allattamento o se si assumono determinate categorie di farmaci inibitori.

Grazie all’elevato contenuto di oli essenziali, come le resine, la pianta sembra avere proprietà antinfiammatorie naturali e vaso-protettrici che possono aiutare a migliorare la circolazione del sangue, a rafforzare le pareti dei vasi sanguigni e a contribuire alla riduzione della fragilità capillare. Il rusco viene consigliato come coadiuvante di terapie farmacologiche per aiutare a contrastare vene varicose e cellulite, ma anche come ottimo supporto per aiutare a contrastare edemi e ristagni di liquidi.

Il rusco può essere utilizzato come sostegno di terapie farmacologiche e di regimi alimentari, redatti con l’aiuto di un esperto nutrizionista, in presenza di emorroidi, ragadi anali, stitichezza, gonfiori, flebiti, problemi alle vie urinarie, carenza di potassio e calcio, pelle secca.

Azione vaso-protettrice

Il pungitopo sembra essere in grado di svolgere una possibile azione vaso-protettiva sui vasi sanguigni e in particolare, sembra essere in grado di rilasciare possibili effetti benefici sulla circolazione del sangue degli arti inferiori. Proprio per questi motivi, il principio attivo di questa pianta in affiancamento alle terapie farmacologiche, viene utilizzato per aiutare a contrastare disturbi legati all’insufficienza venosa cronica ed eventuali sintomi connessi come dolori, senso di pesantezza alle gambe, prurito, edemi, crampi notturni ai polpacci. 

Azione antinfiammatoria

Il pungitopo sembra essere in grado di svolgere una possibile azione antinfiammatoria naturale e per questo viene utilizzato sotto forma di integratore naturale, come coadiuvante di trattamenti farmacologici per aiutare a contrastare emorroidi e geloni. Questa possibile azione viene anche utilizzata nella cosmetica, per la realizzazione di prodotti per pelli delicate.

Azione flebotonica

Il pungitopo sembra essere in grado di svolgere una possibile azione flebotonica, per via dell’elevato contenuto delle ruscogenine. Questa possibile azione può aiutare a migliorare la tonicità ed elasticità delle pareti venose e dei vasi sanguigni, tanto che può essere utile in caso di fragilità e permeabilità capillare. Queste condizioni sono spesso legate a patologie come ristagni linfatici e cellulite che richiedono terapie farmacologiche prescritte da uno specialista.

Azione diuretica ed antiedemigena

Il pungitopo sembra essere in grado di svolgere una possibile azione diuretica. Grazie al suo contenuto di rutoside, può aiutare a favorire l’espulsione dei liquidi in eccesso, delle sostanze di scarto e tossiche per il nostro organismo. Ciò può essere considerato un possibile valido aiuto per combattere la cellulite, il gonfiore degli arti inferiori e superiori, gotta e reumatismi, flebiti e calcoli renali. In tutti questi casi viene consigliato l’utilizzo di integratori naturali in affiancamento alle necessarie terapie farmacologiche.

Dosaggio e assunzione giornaliera consigliata

Il rusco può essere utilizzato sia per uso interno che esterno. Per quanto riguarda l’uso interno gli esperti consigliano l’estratto secco con il quale si possono preparare infusi o decotti, lasciando in infusione in acqua bollente per una decina di minuti per poi filtrare tutto. Il preparato può essere assunto un paio di volte al giorno, lontano dai pasti.

Per quanto riguarda l’estratto secco si possono consumare circa 500 grammi al naturale, chiedendo comunque conferma al proprio medico in funzione del proprio quadro clinico e della sintomatologia. Un altro modo per utilizzare il rusco è la tintura madre, che può essere assunta un paio di volte al giorno sempre lontano dai pasti.

Per uso esterno si possono trovare in commercio varie creme per pelli sensibili. I dosaggi indicati devono essere concordati con il proprio medico tenendo in considerazione il peso e le esigenze personali. Ti consigliamo di evitare assunzioni fai da te e di chiedere sempre consiglio a un esperto.

Modalità di utilizzo

I germogli teneri e verdi del rusco si possono raccogliere da marzo a maggio. Il loro gusto che sembra essere amarognolo li rende un valido ingrediente per la preparazione di ricette come minestre, frittate e insalate. In cucina il rusco può essere utilizzato come una buona alternativa agli asparagi, in quanto ne ricorda il sapore.

Controindicazioni e possibili effetti collaterali

Le creme a base di rusco sembrano non avere particolari controindicazioni e vengono consigliate anche a coloro che possiedono pelli sensibili. Per ogni prodotto ad uso topico è sempre consigliato testarlo sul dorso della mano, sulla base del collo e lasciare agire per 48 ore. Nel caso in cui si dovessero manifestare possibili reazioni allergiche è bene sospendere l’applicazione.

La pianta non sembra avere particolari effetti indesiderati, ma ne è controindicato l’uso in caso di disturbi gastrointestinali, ipertensione, gravidanza e allattamento. Nel caso in cui dovessero presentarsi, a seguito dell’assunzione, sintomi come nausea e vomito, si consiglia di parlarne con il medico curante.