Estratto di papavero: proprietà, modalità di utilizzo e possibili controindicazioni

Il papavero sembra essere un buon alleato per la bellezza e il benessere del nostro organismo, che viene molto utilizzato sia in cosmetica che in cucina. I suoi semi e i petali contengono una serie di principi attivi che sembrano essere in grado di rilasciare dei possibili effetti benefici per il nostro corpo.

Tra i tantissimi ingredienti naturali che possono aiutare a mantenere il corpo in salute, troviamo il papavero rosso, un fiore spontaneo che nonostante sia poco conosciuto racchiude tante proprietà.

Il papavero, conosciuto fin dai tempi antichi per le sue presunte proprietà calmanti e sedative, è da sempre indicato come lenitivo e consigliato dagli esperti come coadiuvante di trattamenti farmacologici per la tosse grassa e secca. Scopriamo insieme quali sono le proprietà, le modalità di utilizzo e le possibili controindicazioni del suo principio attivo.

Caratteristiche del papavero

Il nome del papavero, l’erba da cui si estraggono i semi, deriva dal celtico che vuol dire “pappa”, poiché nei tempi antichi c’era l’abitudine di aggiungere il suo estratto alla pappa dei bambini per farli addormentare e dormire. Questa pianta, è conosciuta per i suoi possibili effetti calmanti ottenuti dall’infusione delle foglie e dagli estratti. Il papavero è una pianta molto diffusa, di cui però non si conoscono molto le proprietà.

Questo fiore può essere utilizzato come rimedio naturale all’interno di formulazioni di prodotti pensati per aiutare a contrastare la tosse o patologie della pelle. Oltre alle capsule che contengono il maggiore numero di principi attivi, anche i petali e le foglie sembrano essere ricchi di proprietà.

I semi prodotti dal papavero sono molto piccoli, di un colore che può oscillare dal blu scuro al grigio, in base a dove vengono coltivati. I semi possono essere utilizzati come ingredienti di prodotti da forno come pane, grissini e cracker, ma possono anche essere usati per ricavarne l’olio, un ingrediente molto comune nei prodotti di bellezza.

Papaveri per l’olio: quali utilizzare?

I semi di papavero che vengono usati per la produzione dell’olio si distinguono in due tipologie:

  • papavero mediterraneo o dai semi neri: originario della Turchia molto simile al papavero bianco dell’oppio;
  • papavero da seta o da olio: che cresce spontaneo in quasi tutto il bacino del Mediterraneo e in Italia.

I primi che utilizzarono questo estratto furono le popolazioni galliche che occupavano Francia, Belgio, Svizzera, Paesi Bassi, Germania e Italia settentrionale. Le coltivazioni del papavero per l’estrazione dell’olio si localizzavano soprattutto in Germania, Fiandra e in tutta l’Europa centrale. A Parigi nel XVI secolo si consumava ancora olio di semi di papavero perché meno costoso dell’olio di oliva e soprattutto meno soggetto a irrancidimento, per via delle minori concentrazioni di acqua poiché il quantitativo di acidi grassi polinsaturi è molto più dell’olio di semi di papavero.

Oggi l’utilizzo dell’olio di semi di papavero ha un ruolo poco importante nel settore alimentare, in quanto viene maggiormente utilizzato in Europa centro orientale solo per la produzione dei dolci. L’estrazione e la vendita al dettaglio sono invece, solo di natura artigianale. L’olio possiede un piacevole gusto di nocciola e sembra essere molto più pregiato dell’olio di altri semi. Possiede anche le stesse caratteristiche dell’olio di lino o di mandorle dolci.

Proprietà dei semi di papavero

L’estratto di papavero rosso possiede numerose proprietà cosmetiche che sembrano essere in grado di aiutare a contrastare i segni dell’invecchiamento e allo stesso tempo, possono aiutare a rendere la pelle liscia e morbida. La pianta contiene alcaloidi, ovvero delle sostanze che possono rilasciare possibili proprietà calmanti e sedative utili in presenza di tossi secche e violente oppure come espettorante di tossi grasse.

In caso di influenza o di raffreddore, gli erboristi spesso consigliano di preparare dei decotti a base di foglie e fiori di papavero. Combinato con melissa e fiori d’arancio può essere l’ingrediente ideale per preparare tisane che possono aiutare a combattere lo stress. I fiori e le foglie di papavero sono degli ingredienti base per diversi preparati pensati per un utilizzo interno oppure esterno. Il consumo regolare di semi di papavero può apportare dei possibili benefici. In particolare:

  • può aiutare a mantenere in salute il cuore perché ricchi di grassi insaturi omega 6 e 3;
  • può aiutare a contrastare ansia, stress e insonnia per via delle possibili proprietà sedative;
  • può aiutare a contrastare i possibili danni provocati dai radicali liberi, grazie all’elevato contenuto di vitamina E e polifenoli;
  • essendo una buona fonte di fibre vegetali può aiutare a regolare la funzionalità intestinale e a contrastare la stitichezza;
  • può aiutare a mantenere in salute le ossa perché considerati una buona fonte naturale di calcio e manganese.

Modalità di utilizzo in cosmetica

I principi attivi sono contenuti nei petali e nelle capsule del papavero. In particolare, sembra trattarsi di acidi e mucillagini che sembrano essere in grado di rilasciare possibili effetti calmanti, sedativi ed espettoranti. Le possibili proprietà calmanti e sedative possono essere utili per aiutare a lenire la pelle, se utilizzato in infusione con degli impacchi. Basta, infatti, immergere della garza nell’infuso e applicarla sulla zona interessata.

L’olio essenziale di papavero è ricco di vitamine e minerali, e si ottiene da piccoli semi neri ottimi anche da utilizzare in cucina per insaporire prodotti da forno, insalate e frittate. Le sue possibili proprietà nutrienti ed emollienti fanno sì che possa essere utilizzato per aiutare a rendere la pelle più elastica. Per questo, l’olio viene spesso aggiunto ai prodotti di bellezza, che applicati sulla pelle possono aiutare ad ammorbidirla e per la preparazione dell’acqua tonica al papavero, molto utilizzata in cosmesi per aiutare a lenire possibili arrossamenti sul viso.

Inoltre, l’estratto di papavero può essere utilizzato anche come possibile rimedio naturale esterno per le punture di insetto, le lesioni della pelle, scottature e possibili infiammazioni di pelle e mucose. In commercio esistono numerosi preparati a base di petali di fiore di papavero che possono essere applicati sui capelli, in modo da potere aiutare a renderli più luminosi.

Proprio per queste sue presunte proprietà, tra cui la possibilità di aiutare a lenire la cute arrossata e lesionata, ci sono numerose aziende di cosmesi naturale che utilizzano l’estratto di papavero come ingrediente naturale all’interno di prodotti delicati per pelli sensibili, con l’aggiunta di altri ingredienti come il latte d’asina e la bava di lumaca.

Controindicazioni dei semi di papavero

L’olio di semi di papavero non sembra avere particolari controindicazioni, tranne nei casi in cui c’è una comprovata ipersensibilità nei confronti del principio attivo. I semi di papavero contengono delle sostanze oppiacee anche se in minime quantità. Un consumo moderato non dovrebbe provocare problemi ma non esistono ad oggi prove certe su eventuali effetti collaterali nelle categorie più sensibili, come le donne in gravidanza o i bambini di età inferiore ai 10 anni.

I possibili effetti alcaloidi contenuti nei semi possono essere ridotti mettendo i semi in ammollo, macinandoli ed esponendoli a temperature elevate. Quando invece, vengono consumati con il cibo questi possono produrre un possibile effetto limitato sul sistema nervoso centrale. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico prima di utilizzare l’estratto di papavero e di non eccedere con il dosaggio consigliato.

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