Fiore di biancospino: come si utilizza? Proprietà e possibili controindicazioni

Il biancospino è un arbusto di piccole dimensioni che appartiene alla famiglia delle Rosacee. Dalle foglie, dai fiori e dai suoi frutti si estraggono dei possibili rimedi naturali che sembrano avere dei possibili effetti benefici sul nostro organismo.

In particolare, gli estratti della pianta vengono utilizzati come possibili coadiuvanti naturali di trattamenti farmacologici prescritti dal medico, talvolta a coloro che soffrono di ipertensione, disturbi d’ansia e patologie cardiache. Le principali modalità d’utilizzo riguardano l’assunzione mediante tisane, tintura madre formulata in gocce e applicazione di impacchi, ad uso topico. Scopriamo insieme come si utilizza nello specifico, che tipo di proprietà e possibili controindicazioni può avere il biancospino.

Biancospino: che cos’è?

Il biancospino è un piccolo arbusto che appartiene alla famiglia delle Rosaceae, che cresce in prevalenza in Europa, Nord Africa, Asia occidentale e Ameria settentrionale fino a 1500 metri sopra il livello del mare. Il suo habitat naturale sono i boschi e i cespugli, presenti nei terreni calcarei. Dalla pianta difficilmente viene estratto un miele monofloreale, il legno, invece, ha una consistenza densa e si utilizza come combustibile. In passato, la pianta veniva usata a scopo ornamentale per tracciare i confini degli appezzamenti di terreno.

Conosciuto oggi, pervia dell’utilizzo come possibile rimedio naturale da coadiuvare a trattamenti farmacologici prescritti da uno specialista in presenza di problemi cardiaci legati all’ipertensione e a disturbi nervosi. Può anche essere utilizzato in caso di diarrea, come possibile ricostituente. La fragranza tipica del biancospino è molto delicata, mentre il sapore dei frutti commestibili è dolce con un retrogusto amarognolo.

Proprietà e possibili effetti benefici

Il biancospino è una ricca fonte di flavonoidi, dei pigmenti vegetali presenti in natura. Queste sostanze possono avere una serie di possibili effetti benefici sull’organismo. In particolare:

  • possono aiutare a favorire la microcircolazione sanguigna e linfatica;
  • possono aiutare a proteggere il fegato;
  • possono aiutare a rafforzare le difese immunitarie;
  • possono aiutare a contrastare patologie cardiovascolari e di natura infiammatoria.

Il biancospino è anche ricco di “rutina”, conosciuta come vitamina P che può aiutare a bloccare la formazione degli edemi, aiutando a migliorare la permeabilità dei capillari. Tra le proprietà del biancospino sembra che questa pianta sia in grado di potere aiutare:

  • a contrastare l’azione svolta dai radicali liberi: grazie all’elevata concentrazione di polifenoli al suo interno;
  • a contrastare le infiammazioni: se utilizzata come coadiuvante di trattamenti farmacologici;
  • a rilassare la muscolatura dei vasi sanguigni e a diminuire la pressione sanguigna;
  • a ridurre i livelli di colesterolo presenti nel sangue: grazie all’elevata concentrazione di flavonoidi e pectine;
  • a favorire la digestione: grazie all’elevato contenuto di fibre, i suoi frutti possono aiutare a contrastare la stitichezza, fungendo da prebiotico, limitando anche il rischio di possibili indigestioni. Inoltre, possono aiutare a ridurre gonfiori addominali, crampi e costipazione;
  • a contrastare l’invecchiamento precoce cutaneo: provocato da una degradazione del collagene per un’eccessiva esposizione al sole;
  • a contrastare l’ansia;
  • a ridurre il rischio di potere contrarre patologie cardiovascolari: in quanto possono aiutare ad aumentarne la resistenza e a ridurne il senso di affaticamento;
  • a rinforzare le difese immunitarie: grazie alla presenza della vitamina C, dell’acido ascorbico e degli antiossidanti;
  • a promuovere il miglioramento della circolazione sanguigna e il livello di ossigenazione dell’organismo;
  • a debellare le colonie di alcuni agenti responsabili di infezioni intestinali;
  • a favorire la rigenerazione della pelle: a seguito di ustioni, piaghe e acne, se applicato sotto forma di impacco o preparato per uso topico.

Usi del biancospino

Molteplici sono le modalità di utilizzo del biancospino, per uso interno sotto forma di:

  • tintura madre: ottenuta da un processo di estrazione di fiori e foglie può aiutare a migliorare il microcircolo, a rafforzare il muscolo cardiaco e a regolarizzare il battito cardiaco. Si consiglia di parlarne con il proprio medico per avere un corretto dosaggio e per stabilire la durata della somministrazione;
  • impacchi per uso topico: che possono aiutare a contrastare l’acne e favorirne il processo di cicatrizzazione;
  • collutorio naturale: in presenza di gengive infiammate;
  • decotto di bacche: in presenza di disturbi digestivi e diarrea.

Per uso esterno, il biancospino può essere utilizzato:

  • per fare impacchi su ferite e acne: che possono aiutare ad alleviare rossori e pruriti, ma anche a pulire ferite di lieve entità e piaghe;
  • per fare maschere: che possono aiutare a stimolare la crescita dei capelli, da applicare sulla cute prima dello shampoo e da risciacquare con abbondante acqua.

Dosaggio consigliato

La posologia giornaliera raccomandata di estratti a base di biancospino sembra essere compresa tra i 160 mg e i 1200 mg negli adulti, posologia che può variare a seconda del caso specifico e che deve essere concordata con il proprio medico. Affinché si possano manifestare i presunti effetti benefici attribuiti all’estratto di biancospino, sembra che siano necessarie dalle 4 alle 6 settimane di utilizzo.

Possibili effetti collaterali e controindicazioni

Il biancospino non sembra avere particolari controindicazioni se utilizzato seguendo le indicazioni del proprio medico, senza eccedere con i dosaggi. Alcuni soggetti sembra che abbiano evidenziato possibili effetti indesiderati come: mal di stomaco, affaticamento, nausea e agitazione dopo un’assunzione di bacche di biancospino. Ciò potrebbe essere dovuto a un’intolleranza o allergia al principio attivo. Si raccomanda di non utilizzare alcun prodotto a base di estratto di biancospino se si è ipersensibili a uno dei costituenti chimici della pianta.

Attualmente non sembrano esserci informazioni riguardo l’assunzione del biancospino durante la gravidanza o l’allattamento, pertanto gli esperti consigliano di evitarne la somministrazione per sicurezza. Il biancospino, inoltre, potrebbe interferire con alcuni farmaci prescritti dal medico per il trattamento di disturbi cardiaci. Il consiglio è quello di non utilizzare rimedi a base di questo estratto durante le due settimane che precedono un intervento chirurgico.

I fito-preparati a base della pianta di biancospino possono rallentare il processo di coagulazione del sangue, aumentando il possibile rischio di incorrere in un sanguinamento durante e post intervento. Il biancospino sembra essere in grado di potere abbassare la pressione sanguigna.

Alcuni medicinali indicati per il trattamento delle disfunzioni sessuali maschili possono portare fenomeni di ipotensione, pertanto si sconsiglia di assumere fito-preparati a base della pianta se si sta seguendo tale terapia farmaceutica. Chiedi sempre consiglio al tuo medico prima di iniziare qualsiasi somministrazione per via topica o interna, per evitare di sviluppare possibili controindicazioni.

Ricorda che l’utilizzo di qualsiasi rimedio naturale non può e non deve mai sostituire quanto viene prescritto dal proprio medico o specialista, ma piuttosto si tratta di supporti da utilizzare come coadiuvanti di trattamenti farmaceutici prescritti.

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