Pere: proprietà, possibili effetti benefici e controindicazioni

La pera è un frutto che appartiene alla famiglia delle Rosacee, dolce, succoso e saporito. La pianta può raggiungere medie dimensioni e cresce in zone con un clima temperato in quanto non tollera né il troppo freddo né il troppo caldo. In Europa, il pero è molto diffuso e nel nostro Paese viene coltivato soprattutto in Emilia Romagna.

Si tratta di un frutto conosciuto fin dai tempi antichi, molto apprezzato per il suo sapore e l’elevata digeribilità. In natura ne esistono più di 3.000 varietà, che differiscono tra loro per forma, sapore, consistenza della polpa e colore della buccia. Scopriamo insieme quali sono le principali caratteristiche di questo frutto, i suoi possibili effetti benefici ed eventuali controindicazioni.

Tipologie di pere

In commercio tra le tipologie di pere più diffuse troviamo:

  • varietà Abate: dalla forma allungata e dal colore verde-giallo, con sfumature colore arancio, il sapore aromatico e la consistenza granulosa;
  • varietà Decana: dalla tonalità verde aragosta e dalla forma arrotondata simile a quella della mela. Il sapore è dolce ma leggermente acidulo, la polpa invece compatta;
  • varietà Kaiser: di colore marrone ruggine, dal sapore dolce e saporito;
  • varietà William: un po’ tondeggiante e panciuta nella parte inferiore;
  • varietà Cotogna: che somiglia a un limone, sia per la forma che per il colore giallognolo con striature rossastre.

La pera è una frutta che si trova nel mese di settembre, il cui periodo di maturazione può arrivare fino a dicembre. La varietà Abate matura anche da gennaio ad aprile, mentre quella William inizia la maturazione un po’ in anticipo, ad agosto.

Caratteristiche nutrizionali

La pera è un frutto costituito principalmente da acqua, ricca di zuccheri e fibre. Proteine e grassi sono, invece, presenti in minima parte. Gli zuccheri presenti nel frutto sono fruttosio, destrosio, lattosio, maltosio, levulosio e saccarosio.

Si tratta di un frutto molto ricco di vitamine (A, C, E, B1, B2, B3, B5 e B6) e minerali come calcio, potassio, sodio, fosforo, magnesio, ferro, fluoro, zinco e rame, presenti in buone quantità. Diversi anche gli antiossidanti contenuti nella pera. Nel complesso, le pere possiedono un buon profilo nutrizionale che conferisce loro una serie di proprietà con possibili effetti benefici per l’organismo grazie ai suoi principi attivi.

Proprietà e possibili effetti benefici

La pera può apportare una serie di possibili effetti benefici al nostro organismo, grazie all’elevato potere energizzante dovuto alla presenza di zuccheri e vitamine B1 e B2. Questa proprietà può essere utile nei mesi estivi quando, per via delle temperature elevate, è necessario recuperare energie. In particolare contiene:

  • glucosio: che può aiutare a contrastare il caldo, ristabilendo una normale temperatura corporea;
  • fibre e lignina: che possono essere utili per la motilità intestinale;
  • sorbitolo: che pur essendo uno zucchero può essere utile per aiutare a contrastare le carie dentali e per aiutare a favorire la digestione;
  • pectina: che può svolgere un possibile effetto lassativo oltre che può aiutare a tenere sotto controllo il colesterolo cattivo;
  • vitamina A: che può aiutare a contrastare l’invecchiamento della pelle e a proteggere gli occhi;
  • levulosio: uno zucchero che può aiutare ad eliminare gli zuccheri in eccesso presenti nel sangue;
  • calcio: che può aiutare a contrastare eventuali problemi alle ossa;
  • potassio: che può essere utile per aiutare a favorire il benessere della circolazione sanguigna.

Il consumo della pera è consigliato nelle diete ipocaloriche per l’elevato contenuto di fibre al suo interno, per il suo possibile effetto saziante, per la presenza di potassio e abbondante acqua che possono aiutare a favorire la diuresi e a contrastare la ritenzione idrica. Il consumo di questo frutto viene anche consigliato in gravidanza per l’elevata quantità di acido folico contenuta al suo interno.

Parlando di varietà delle pere, gli esperti consigliano il consumo:

  • della pera Decana: per le sue presunte proprietà drenanti;
  • della pera Abate: perché può aiutare a contrastare l’invecchiamento della pelle, in quanto sembra essere la più ricca di vitamina A ed E;
  • della pera Kaiser: che essendo la più succosa può essere anche la più energizzante;
  • della pera William: che può aiutare a sostenere la funzionalità intestinale per via dell’abbondante quantità di fibra contenuta nella buccia.

Modalità di utilizzo in cucina e di conservazione

Il consiglio di esperti e nutrizionisti è quello di consumare le pere lontano dai pasti per l’elevato contenuto zuccherino e per potere beneficiare al massimo delle proprietà. L’ideale sarebbe mangiarla a metà mattina o pomeriggio come spuntino. Per quanto riguarda la conservazione, si tratta di un frutto che matura velocemente e che può andare incontro a un rapido deperimento.

Al momento dell’acquisto è consigliabile scegliere piccole quantità da consumare in pochi giorni, anche perché la maturazione avviene alla stessa velocità nonostante le pere vengano riposte in frigo. Anche la scelta del frutto ha la sua importanza: meglio scegliere pere acerbe, dure al tatto (ma non troppo) che non abbiano però la polpa troppo stopposa e poco gustosa.

La pera può essere utilizzata per preparare dolci, marmellate, succhi e liquori. Per i succhi si utilizzano le varietà Decana e Kaiser, mentre per le marmellate e i liquori è usata la varietà Cotogna. Quest’ultima non va mangiata al naturale, in quanto non del tutto commestibile avendo un sapore molto acerbo e una consistenza particolarmente dura. Per questo motivo potrebbe provocare problemi di stipsi.

Diversamente da altri frutti, la pera si presta per essere abbinata con alimenti salati come i formaggi di capra o di pecora, ma anche quelli a pasta morbida e cremosi come il “Brie” o il “Camembert”.

Controindicazioni e possibili effetti collaterali

I possibili effetti collaterali legati al consumo delle pere sembrano essere rari, per via delle numerose proprietà che possono apportare al nostro organismo. Se il loro possibile effetto lassativo può essere utile in caso di stipsi, può però diventare un problema se si soffre di disturbi intestinali come colite o sindrome del colon irritabile. In questi casi, il consumo della pera è sconsigliato come quando si soffre di dissenteria.

Le reazioni allergiche sembrano essere rare ma ci sono persone che presentano sintomi di intolleranza più o meno evidenti, come dolore allo stomaco e senso di nausea. In questi casi è consigliabile sospenderne il consumo e rivolgersi al proprio medico.

Abbastanza frequenti sembrano, invece, essere i casi di allergie che si manifestano per reazioni a particolari sostanze che sono contenute nel frutto. Attenzione alle cosiddette “cross-reazioni” con piante che sono legate al pero. Chi è allergico, ad esempio, al polline della betulla dovrebbe evitare il consumo delle pere perché potrebbero provocare reazioni allergiche.

Anche se la pera non ha un elevato contenuto di nichel, per la presenza di questo metallo va comunque limitato o evitato il consumo in caso di allergia ed è importante non associarne il consumo con altri alimenti anche solo a medio contenuto di nichel.

Lascia un commento