Toma Piemontese: storia, stagionatura, benefici in gravidanza e vantaggi

I dialetti italiani sono tanti, come tanti sono i prodotti gastronomici, ma se diciamo la parola: Toma. Cosa vi viene in mente? La splendida regione del Piemonte. La Toma Piemontese ha origini alquanto misteriose poiché la ricetta è ormai persa tra le pagine del libro dei secoli. Indubbiamente oggi è un formaggio noto, molto conosciuto e anche amato sulle tavole. Negli ultimi anni, la Toma Piemontese, ha avuto un aumento dell’esportazione, specialmente in Francia, Belgio e Austria, del 5% rispetto agli altri anni. Merito di questo successo è anche la certificazione DOP.

Esistono tanti formaggi simili alla Toma Piemontese, alcuni dei quali imitano anche il calore, ma il sapore, quello è inimitabile. Pensate che ci sono anche dei competitor che hanno provato a imitare la sua forma esterna nella speranza di ingannare un mercato che è molto attento ai prodotti DOP. Il suo sapore è difficile da confondere, anche per le persone inesperte o che non sono amanti dei formaggi riescono a notare la qualità della Toma Piemontese.

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Olio Dauno: varietà, denominazione DOP, caratteristiche e degustazione

Al pari del vino, l’olio d’oliva, ha dei degustatori che notano le diversità e l’intensità dei sapori, profumi e aromi. Ogni anno si organizzano dei concorsi per valutare la qualità degli oli di oliva che arrivano da tutto il mondo, ma dobbiamo dare una “corona di alloro”, all’Olio Dauno. Olio di oliva extravergine appartenente al territorio pugliese. Gran parte dell’economia di questo territorio cade sulle spalle degli uliveti. Famosi in tutto il mondo. Costituiscono anche una parte importantissima della macchia mediterranea. Ci sono anche alberi di olivo secolari che producono una grande quantità di Olio Dauno.

Il suo sapore è molto intenso. Ha una colorazione intensa che varia anche in base alla stagionatura. In fondo, l’Olio Dauno ha la certificazione DOP, proprio perché ha delle particolarità uniche. Nella prima raccolta di Olio Dauno extravergine ha una colorazione verde, ma brillante. Dopo qualche mese, in cui si dice che: l’olio è maturato, il colore è verde intenso.

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Asiago: tipologie del formaggio, denominazione DOP, stagionatura e valori nutrizionali

Chi non ricorda la pubblicità, di qualche anno fa lo ammettiamo, in cui riecheggiava tra i monti la parola “Asiago”. Una semplice immagine che immediatamente ci faceva venire l’acquolina in bocca perché si pensava al formaggio Asiago e al suo sapore. Per chi lo conosce, anche se è quasi impossibile pensare che non lo si conosca, parliamo di un prodotto caseario di latte di vacca. La tecnica di lavorazione permette di avere una pasta semi cotta. Oggi il formaggio Asiago ha ricevuto il marchio DOP.

La sua storia si perde nella notte dei tempi, perché si tratta di un formaggio molto antico. Nasce nell’altopiano di Asiago, da cui prende il nome. Sono molto poche le informazioni che datano la trascrizione della ricetta originale. La zona dell’Asiago è formata da 7 Comuni che permettono di avere delle buone erbe per l’allevamento ovino e bovino. Dalla qualità del latte, che è molto grasso, si ottiene un formaggio realmente molto buono.

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Zampone Modena Cotechino: IGP, storia e produzione, valori nutrizionali e prezzo

Lo Zampone Modena Cotechino è molto richiesto per il cenone di capodanno. La tradizione ormai richiede sempre questo prodotto alimentare. Non tutti sanno che proprio lo Zampone Modena Cotechino è sotto protezione IGP perché rientra in due eccellenze gastronomiche italiane. Nato oltre 500 anni fa. Si parla di una ricetta che ha una storia curiosa. Quando 500 anni fa c’erano gli eserciti invasori nella città di Modena, la popolazione moriva di fame.

Gli unici ad avere del cibo e anche allevamenti di animali, specialmente maiali, erano proprio i soldati nemici. I “soliti ignoti” li rubavano, ma per far sparire la “prova della colpa”, avevano escogitato un metodo semplice quanto geniale. Infatti, maciullavano le carni e poi le nascondevano nella cotenna che assumeva poi la forma di zampa da maiale.

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Prosciutto Toscano: DOP disciplinare, con osso e senza, calorie e prezzo

Prodotto di salumeria dal fascino antico, il Prosciutto Toscano è uno di quelli considerato dolcissimo. La sua lavorazione avviene solo in alcune parti della Toscana. Troviamo una grande richiesta per il Prosciutto Toscano DOP. I prezzi sono molto accessibili e quindi permette di avere un prodotto di buona qualità, ma accessibile a tutti. Qual è la sua storia? Come tutti i prodotti che hanno una certificazione DOP o IGP, anch’essa rappresenta una ricetta antica. Riprodotta negli anni, rimanendo con una ricetta di preparazione originale, riesce a rilasciare sapori che non sono facili da imitare.

Diciamo che il Prosciutto Toscano ha origini etrusche, quindi è realmente antichissimo come prodotto. Le colonie etrusche erano molto radicate nella toscana e da qui sono nate tante ricette ancora oggi usate. Nel corso dei secoli, la produzione del Prosciutto Toscano venne apprezzata dalla famiglia “Medici”. Anzi, la qualità e la bontà del prodotto rappresentava una possibile fonte di guadagno. Per questo, i “Medici” decisero di creare e trascrivere la ricetta originale con una disciplinare specifica. Questa era la prima volta che una famiglia nobile si interessava di come dovesse venire preparato un prodotto che apparteneva, all’epoca, alla cucina povera.

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La Bella della Daunia: denominazione DOP, gastronomia, produzione e raccolta

L’oliva da mensa conosciuta e molto apprezzata sulle tavole italiane, usata tipicamente come antipasto, è la bella della Daunia. Una varietà autoctona della zona di Cerignola, Puglia che non si trova in altre Nazioni. Già qui diventa un’oliva degna di “leggenda”, perché si pensa che la sua origine sia una modifica naturale. Giunta dalla Spagna, non si sa quando e in che modo, trovò il suo territorio nella zona della Puglia. Il Sole intenso, la scarsità di acqua e il terreno sabbioso unito a terra rossa, ha permesso la sua crescita.

Nel corso dei secoli ha subito delle variazioni della forma e della grandezza per adattarsi maggiormente al territorio. Ecco perché la bella della Daunia è considerata un’oliva tipica pugliese.  Il suo aspetto è quello di essere un’oliva di grandi dimensioni, paragonata alle altre, che ha una colorazione verde o nera. La bella della Daunia è sotto protezione DOP e IGP, perché si tratta di un prodotto che ha una determinata regione di provenienza e ha anche un sapore diverso dalle altre olive.

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Grana Padano: storia, valori nutrizionali e calorie, benefici e controindicazioni

Nel settore alimentare non esiste nessun altro tipo di formaggio che possa permettersi il nome “grana”, perché? Perché il Grana Padano è un marchio DOP con certificazione di origine protetta, DOCG, cioè controllo garantito, e IGP, ossia con indicazione geografica protetta. Il Grana Padano è uno dei pochissimi formaggi duri che hanno tutto questo e di conseguenza non esiste nessun altro che possa avere il suo nome. Già questo fa comprendere che se troviamo dei formaggi che hanno dei nomi similari, si parla di imitazioni dove anche i controlli sono scadenti.

Nel 2009, nella lotta per i controlli dei prodotti di marchio DOP, IGP, DOCG, IGT e STG, si è venuto a conoscenza che i formaggi di imitazione, hanno anche paste con conservanti e derivanti cancerogeni. Per questo la qualità, nella scelta di quello che si compra e si manga, deve essere sempre una preoccupazione che parte dall’utente. Inoltre, i prodotti DOC hanno alti contenuti nutritivi e anche calorici che permettono di avere dei benefici sull’organismo. Il Grana Padano piace mangiato in modo assoluto, unito ad altre ricette o anche sulla pasta.

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Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale

Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale

La carne di vitello è un alimento ricchissimo di proteine, vitamine e carboidrati. La sua bontà è conosciuta in ogni regione d’Italia. Solo che anche qui troviamo diverse “qualità”.

Il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale è il primo bovino che ha ricevuto il marchio IGP dalla Comunità Europea. Uno splendido primato che ha aumentato il prestigio di questo animale.

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Radicchio Variegato di Castelfranco: denominazione IGP, proprietà e prezzo

Una verdura tra le più buone, conosciutissima in alta Italia, specialmente nel Veneto, è il radicchio variegato di Castelfranco. Si parla di una verdura che è sotto protezione IGP. La conoscete? Sembra un fiore, una rosa gialla scarlatta di grandi dimensioni. In realtà è una verdura dalle foglie che hanno un sapore delicato, con delle “note” di sapore amarognolo. Per certi versi il suo gusto è simile alla cicoria.

La sua colorazione, quando è giunto al punto di maturazione, è giallo con puntini rossastri. Tra le sue caratteristiche troviamo la coltivazione. Ha una lenta crescita biennale. Il radicchio variegato di Castelfranco è un incrocio tra il radicchio classico con la scarola. Per questo ha anche una forma particolare. Purtroppo soffre molto il freddo ed è strano che proprio in alta Italia sia diventata una verdura tipica. I coltivatori di radicchio variegato di Castelfranco sono spesso attenti al clima, perché si potrebbe danneggiare il lavoro di due anni con una semplice gelata.

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