Quartirolo Lombardo DOP: storia, disciplinare, vini da abbinare e prezzo

Amanti dei formaggi dovete provare il Quartirolo Lombardo per scoprire la bontà di uno stracchino tradizionale. Questo formaggio ha una pasta molto morbida, ma particolarmente saporita. Il latte usato e di mucca. La sua lavorazione è rimasta più fedele possibile a quella tradizionale. Attualmente il Quartirolo Lombardo è stato riconosciuto come prodotto DOP, quindi è un formaggio che deve essere acquistato proprio nella zona di lavorazione.

Infatti, anche se ci sono delle imitazioni o produzioni in altre regioni, solo nella zona lombarda si ha un sapore unico. Il Quartirolo Lombardo appartiene alla classificazione di formaggi magri. Proprio per questo è molto apprezzato perché è poco grasso e altamente digeribile. Il suo sapore è più intenso della ricotta ed ha delle note aromatiche che lo rendono molto buono.

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Taleggio DOP: stagionatura, sapore, ricette, acquisto e prezzo

Esistono tanti formaggi, ma il Taleggio vi conquista. Anche chi non ama i latticini, difficilmente rimane immune al sapore e al fascino di questo prodotto. Le caratteristiche del Taleggio sono quelle di avere una forma a parallelepipedo di 18 centimetri, con uno spesso di 4 o 7 centimetri e un peso massimo di 2 chili. Perché si deve essere così specifici nelle forme e anche nel peso? Perché altrimenti non si ha un Taleggio DOP.

Infatti, quando si vanno ad aumentare le dimensioni o il peso, la parte interna della pasta del formaggio, perde sapore. Questo compromette poi bontà del formaggio. Quindi si è abbastanza rigidi per quanto riguarda le caratteristiche da rispettare. La crosta è sottile, morbida, con un colore rosato che è dato anche dall’ossigenazione della microflora esterna. Il Taleggio DOP ha una consistenza morbidissima. La pasta interna è uniforme, compatta e che varia dal colore bianco ad un colore ocra. Ci sono anche i taleggi invecchiati che hanno un colore più scuro.

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Pecorino Toscano DOP: storia, ricette, valori nutrizionali e prezzo

I pecorini sono formaggi di latte di pecora, che nascono dalla tradizione degli allevamenti. Ogni regione tende ad avere la sua ricetta, con caratteristiche e storia alle spalle. Il Pecorino Toscano è un formaggio di lunga stagionatura, con il latte composto da varie razze di ovini. Non si parla solo di unire un’unica tipologia di latte. Anche per questo, il Pecorino Toscano ha un sapore piccantino, corposo, grasso e vario. Prodotto alimentare tipica della tradizione della regione del ciglio, è stato premiato con il marchio DOP.

Ricordiamo che il marchio DOP, viene dato solo a prodotti che si possono creare in determinate regioni. Per essere considerato Pecorino Toscano DOP deve avere delle caratteristiche molto dettagliate. La forma è cilindrica, alto dai 7 agli 11 centimetri massimo, con un diametro di 18 centimetri. Il peso varia da 1 chilo fino ad un massimo di 3.5 chili. Il primo, cioè quello da 1 chili è molto piccante come sapore. La pasta interna è semidura. Il colore è bianco oppure paglierino.

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Limone di Siracusa IGP: varietà, come riconoscerlo, vendita e prezzo

Gli agrumi siciliani ricchi di profumo, di sapore e di aroma, non passano certo inosservati. Il Limone di Siracusa, sotto protezione IGP, è oggi uno degli ingredienti principali della cucina siciliana, ma da dove arriva? In realtà, la pianta di limone, nasce in Birmania. Raggiunge la trinacria prima della nascita di Cristo. Persino nelle prime colonie romane, predisposte sull’isola, già parlavano di un “albero del Sole”, dal sapore intenso, usato dai pescatori locali per la cucina del posto. Il Limone di Siracusa è diventano, nel 1500, uno dei mercati economici floridi dell’isola. Richiesto anche dalla nobiltà, poiché era considerato come un “cibo di lusso.

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Nocciola del Piemonte: denominazione IGP, coltivazione, acquisto e prezzo

Un “eccellenza tonda”, così è stata definita la Nocciola del Piemonte usata anche nel modo dolciario per i suoi oli essenziali, per i nutrienti e per il sapore. La Nocciola del Piemonte ha una lunghissima storia alle sue spalle. Usata da sempre per la creazione del torrone, venne poi notata da grandi marchi dolciari. La Nocciola del Piemonte è stata usata per la creazione del:

  • Gianduia
  • Baci di dama
  • Brutti ma buoni

In poche parole è un alimento che è tra i migliori sul mercato. Ad oggi il mercato europeo si contende la Nocciola del Piemonte anche per altri prodotti. Secondo la sua “carriera” verso la conquista del marchio IGP, troviamo anche un forte interesse della Ferrero e dei Baci perugina. Tuttavia, siccome la qualità e le ricette della tradizione piemontese, hanno sempre lei come protagonista, spesso la coltivazione non bastava a soddisfare la domanda. Per fortuna oggi si riesce ad avere una quantità utile e soddisfare queste necessità. Solo che, in alcuni anni, il costo della Nocciola del Piemonte aumenta proprio perché c’è stata una poca produzione.

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Aceto Balsamico di Reggio Emilia: storia, denominazione DOP, acquisto e prezzo

Dal 2000 l’Aceto Balsamico di Reggio Emilia ha conquistato la denominazione DOP. Una conquista che ha immediatamente interessato anche il mercato alimentare estero. Ci sono due motivi principali per cui, questo prodotto, ha potuto conquistare il marchio DOP. In primo luogo, la zona di produzione dell’Aceto Balsamico di Reggio Emilia, è disciplinata. Questo vuol dire che solo Modena e il suo territorio, ha il permesso di produrre questo aceto.

In secondo luogo, la bottiglia dell’Aceto Balsamico di Reggio Emilia è un segno distintivo. Si parla di un tulipano rovesciato con bollini. Quando si ha di fronte questa bottiglia, allora si è sicuri di comprare l’Aceto Balsamico di Reggio Emilia. Come si produce l’Aceto Balsamico di Reggio Emilia? I passaggi richiedono una cottura del mosto, una buona fermentazione alcolica e una lunga stagionatura. Ci sono botti di questo aceto che sono anni che “dormono” in cantina, per soddisfare clienti molto esigenti.

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Carota Novella di Ispica IGP: storia, disciplinare, ricette e prezzo

Uno dei tuberi poveri che fanno parte della cucina povera, è la carota. Tuttavia, la Carota Novella di Ispica ha delle caratteristiche che l’hanno fatta arrivare ad avere una medaglia di merito della certificazione “IGP”. Scoperta negli anni del 1950 dall’agronomo di Pietro nelle coltivazioni del territorio di Ispica, presso Ragusa. Si era notato che il sapore, la colorazione, gli oli essenziali e anche i nutrienti, erano in una quantità maggiore rispetto alle altre carote.

Il terreno e il clima erano i punti di forza dello sviluppo della Carota Novella di Ispica. La semina autunnale, dove poi c’è la raccolta in primavera, permette di avere un prodotto che è diverso dagli altri. Solitamente le carote sono seminate in primavera per raccoglierle in autunno, ma si ha un sapore scarso e una diminuzione dei nutrienti. La Carota Novella di Ispica invece ha un “addormentato” invernale che le fa crescere sotto il terreno e quindi il sapore è più intenso.

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Olio Chianti Classico: caratteristiche, degustazione e prezzo di vendita

La toscana ha una ricca storia enologica, cioè per la produzione dei vini, ma sapete che ha anche una grande storia olearia? Le campagne del Chianti, un territorio conosciuto in tutto il mondo, ha una parte di campagna che è coltivata a vigneti e poi troviamo un’altra parte con coltivazioni di oliveti. La parte che delimita la raccolta dell’Olio Chianti Classico parte dal Nord di Firenze, si estende nei Monti del Chianti e arriva alle vallate della Pesa e dell’Elsa.

Quest’area era stata civilizzata già dagli etruschi che avevano scoperto la coltivazione del vino. Proprio grazie alla presenza dei vigneti, dei residui dell’uva e anche dal clima umido, si ha un olio molto fruttato. Proprio per questo l’Olio Chianti Classico ha una qualità superiore che ha ottenuto immediatamente la certificazione DOP.

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Patata della Sila: storia, varietà, caratteristiche e prezzo

L’agricoltura della bassa Italia è molto ricca di prodotti sotto sigla IGP e DOP, proprio per il clima, ma anche per la conformazione del terreno. Un prodotto che deve essere valorizzato, ma che comunque sta conquistando il mercato europeo, è la Patata della Silla. La si coltiva principalmente nell’altopiano della Sila, nella bella Calabria. Nella storia della Patata della Silla non si sa esattamente quanto essa è diventata un prodotto tipico della regione.

A quello che si sa, è da sempre, già nel 1600, che divenne un prodotto molto usato nelle ricette calabresi. Si sa che la patata non nasce nella macchia mediterranea ed è stata importata intorno al 1500, ma la leggenda della Patata della Silla è anche antecedente a questa data. Siccome non ci sono dei documenti certi, non possiamo dire che questa notizia sia vera, magari è solo una leggenda. Alla fine della seconda guerra mondiale, negli anni del 1950, la Patata della Silla è stata il primo tubero a essere selezionato dalla Ce.Mo.PA silano. Questo ente, nato per valorizzare i prodotti tipici, si occupa della selezione di semi e di verdure che rispettino determinati standard qualitativi.

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Olio Val di Mazara: storia, disciplinare DOP, qualità e prezzo

L’olio di oliva italiano è conosciuto in tutto il mondo. La presenza dei nutrienti e anche dei grassi polinsaturi, lo rendono ottimale per il cuore. L’Olio Val di Mazara è uno di questi prodotti made in Italy con riconoscenza DOP, cioè di denominazione origine protetta. Molto venduto in tutta l’Europa, viene apprezzata proprio per le sue caratteristiche e per il sapore intenso. C’è pero da dire che l’Olio Val di Mazara non appartiene ad una sola varietà di oliva. Infatti, negli oliveti, ritroviamo alberi di Bincolilla, Nocellara del Belice e Cerasuola. Olive che producono un olio privo di elementi inquinanti e di acqua.

Troviamo anche una minima percentuale di alberi di ulivi che sono di varietà di Ogliarola Messinese, Giraffa e Santagatese. L’Olio Val di Mazara particolare proprio perché si mischiano una serie di olive con alta quantità di olio interno e si mescolano durante la spremitura. A differenza delle mescolanze che sono di più oli, quando si spremono insieme, i sapori si fondono. Proprio per questo l’Olio Val di Mazara è un prodotto unico nel suo genere.

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